«Strisce blu anche nei quartieri esterni. È l’attenzione del sindaco ai rioni?»

Il capogruppo di Forza Italia Simone Longhini attacca l’amministrazione comunale sull’aumento degli stalli a pagamento

– Nell’infuocato dibattito intorno alla questione delle nuove tariffe imposte dal Piano Sosta, la voce di Simone Longhini, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, è una delle più interessanti.

«Negli ultimi giorni a Varese sono comparse strisce blu praticamente ovunque» esordisce l’ex assessore alla Cultura. «Dopo esserci battuti in ogni modo per impedire a questo scellerato piano sosta di vedere la luce ottenendo, almeno, il pass rosa, ossia la possibilità di posteggiare gratuitamente per donne incinte e neomamme e alcuni stalli bianchi nei pressi degli esercizi commerciali per soste fino a 30 minuti, siamo arrivati alla situazione attuale in cui le scelte della giunta sono sotto gli occhi di tutti e stanno provocando le legittime proteste dei cittadini».

L’emendamento cui fa riferimento Longhini vide, fra gli altri, l’approvazione di Luisa Oprandi. «Ma – osserva Longhini – perché tutto questo è avvenuto ad agosto? Volevano forse i nostri amministratori far passare sotto silenzio i 1880 nuovi posti blu a pagamento approfittando del periodo dedicato alle vacanze?» e incalza: «Una recente sentenza del tar Liguria ha ribadito che per creare nuove soste a pagamento deve essere garantito un equilibrio con quelle gratuite, pena la nullità di eventuali sanzioni. Ebbene: questo equilibrio a Varese è stato rispettato? E qual è la delibera che giustifica tale cambiamento? È sufficiente, a tal fine, la delibera del 29/3/2017 che modifica la perimetrazione delle zone a rilevanza urbanistica nelle quali sussistono esigenze e condizioni particolari di traffico individuando, tra l’altro, quale “zona a rilevanza urbanistica del centro città” il comparto delle stazioni, l’Ospedale del Circolo e del Ponte, l’Aspem, la sede territoriale della Regione Lombardia, la stazione di Casbeno, la sede di Provincia e Prefettura, la Questura, un cospicuo numero di plessi scolastici, la sede dell’Archivio di Stato, la sede degli Uffici Finanziari, l’Asl, la sede dell’Arpa, la piscina comunale, il Tribunale? Forse – conclude – è questa l’attenzione ai rioni di cui il sindaco ha tanto parlato in campagna elettorale: assimilarli al centro solo per far pagare di più i parcheggi».