Su Rete 55 si è parlato di voto e di elezioni Aliverti, Dal Fior e Lodi

In direttaOspitati dal direttore Matteo Inzaghi i tre opinionisti si sono confrontati sulla sfida, nella sera della chiusura delle campagne

Mentre i candidati chiudevano le rispettive campagne elettorali, in diretta su Rete 55 si è parlato, discusso e analizzato il voto che domani chiamerà alle urne i varesini per scegliere il nuovo sindaco.
Ospitati dal direttore Matteo Inzaghi, tre opinionisti d’eccezione: il nostro Andrea Aliverti, Marco Dal Fior (che della Provincia di Varese è amico ed editorialista) e Max Lodi. Sul banco, ovviamente, tutto ciò che ruota attorno alla tornata elettorale. Una campagna lunga, partita con le primarie del Pd e arrivata fino ad oggi.

E proprio dalle primarie del centro sinistra ha parlato Max Lodi: «Un momento positivo, che ha contribuito ad allertare la città sulle amministrative con largo anticipo, come mai era successo. La campagna elettorale è stata caratterizzata da un grande fair play, il rispetto non è mancato, ed è stato l’affermarsi di una caratteristica varesina. Ci avviamo al voto sicuri che chiunque avrà vinto, lo sconfitto saprà rendergli onore». Dal Fior: «Il risultato di Varese non sarà importante solo per i varesini: la nostra è una città che sullo scacchiere occupa un posto importante. Difendere Varese, per la Lega e il centrodestra è qualcosa di decisivo». Aliverti: «L’impressione avuta fin dal principio è che il Pd, dopo anni di opposizione, volesse fare di tutto per vincere. Ecco un candidato che non fosse espressione della politica. Dall’altra parte si è ritrovato però un altro moderato, non un politico: e questo è qualcosa che potrebbe rompere un po’ le uova nel paniere». Si è poi toccata l’assenza dei grillini («Non ce l’aspettavamo – ha detto Dal Fior – ma di certo l’elettorato dei Cinque Stelle non diserterà le urne in massa: coinvolgeranno su Malerba?»). Ma soprattutto tutti gli ospiti hanno parlato della voglia che ha Varese di cambiare. «Nell’urna – ha detto Dal Fior – credo che sceglierei il cambiamento», e sulla stessa lunghezza si sono schierati Aliverti e Lodi: «Diventa complicato sposare la voglia di cambiare spinta da chi rappresenta il governo degli ultimi trent’anni».