Svizzera e Italia si toccano: l’Arcisate Stabio è realtà

I nostri binari agganciati venerdì a quelli elvetici: da metà dicembre la tratta sarà operativa

L’aggancio è avvenuto: i binari ferroviari sul versante italiano della Arcisate-Stabio sono stati posati fino al confine e saldati con quelli, già pronti da tre anni, sul lato svizzero. È corsa contro il tempo per arrivare alla messa in esercizio della nuova linea transfrontaliera per il prossimo mese di dicembre, come da accordi e da orari già programmati.

Sono ormai lontani i tempi in cui circolavano le foto della zona di confine tra Svizzera e Italia, dove da un lato c’erano già i binari posati e pronti per essere utilizzati e dall’altro invece c’era ancora uno scenario da aperta campagna. Sono passati quasi tre anni dal completamento della tratta in territorio elvetico, tra Mendrisio e Stabio, ma dopo i ritardi e i rallentamenti dovuti alle varie vicissitudini che hanno interessato l’opera, dall’estate del 2015 i lavori anche sul versante italiano hanno avuto un’accelerata decisiva per arrivare all’obiettivo prefissato di mettere in esercizio la nuova tratta ferroviaria entro la fine di quest’anno.

Così venerdì gli operai che stanno realizzando l’opera sul versante italiano, tra Induno Olona e Mendrisio, hanno compiuto, nel primo pomeriggio, la saldatura delle rotaie sul confine italo-svizzero (foto qui sopra tratta da Ferrovie.it). A questo punto la linea ferroviaria internazionale a doppio binario Varese-Mendrisio finalmente è realtà.

Un momento storico, che comunque ancora non coincide con il completamento dell’opera: dalle informazioni che circolano attorno al cantiere, la posa dei binari di armamento è pressoché ultimata, mentre sono in corso i lavori di messa in opera degli impianti per la trazione elettrica ed il segnalamento, con le specifiche tecniche dei due paesi interessati.

Il cambio di tensione, dalla corrente continua in uso in Italia alla corrente alternata in uso in Svizzera, avviene circa 200 metri oltre il confine in territorio svizzero, mentre il passaggio dal segnalamento delle Ferrovie dello Stato italiane a quello delle Ferrovie Federali Svizzere avviene invece in prossimità del confine.

L’entrata in servizio della nuova linea transfrontaliera Varese-Mendrisio – già ribattezzata “metropolitana dei frontalieri” in quanto consentirà finalmente ai lavoratori che tutti i giorni si spostano oltre confine di avere un mezzo di trasporto collettivo efficiente per raggiungere Lugano, Chiasso, Mendrisio e Bellinzona, ma anche la stessa Como, senza dover necessariamente spostarsi con l’auto privata – è prevista e confermata per la seconda settimana del mese di dicembre di quest’anno, con i nuovi orari del servizio passeggeri già definiti. Rfi lo ha comunicato nei giorni scorsi agli amministratori locali presenti al tavolo congiunto che ha fatto il punto sui lavori.

L’opera è composta da 3,6 chilometri a binario unico tra Varese e Induno Olona, più altri 3,6 chilometri a doppio binario tra Induno Olona e Arcisate, con una nuova fermata a Gaggiolo e il ripristino delle stazioni di Induno Olona (che sarà ultimata entro la fine di ottobre) e Arcisate.