Tre baci sulla guancia. E scatta lo stupro. Condannato a quattro anni e otto mesi

L’uomo ha aggredito e abusato di un’agente immobiliare. Prima aveva cercato di violentare la dog sitter

Prima tenta di violentare la dog sitter, poi abusa dell’agente immobiliare: ventisettenne condannato a 4 anni e 8 mesi per stupro. I fatti risalgono allo scorso ottobre. In due giorni l’imputato ha cercato di abusare della dog sitter e ha poi violentato l’agente immobiliare in un escalation di violenza. Il 20 ottobre 2016 l’imputato un luinese di 27 anni, si è presentato a casa della giovane che otto mesi prima aveva fatto da dog sitter. L’uomo

è fidanzato e la ragazza si era presa cura dei cani di famiglia. Alla porta della giovane varesina il ventisettenne si è presentato con una bottiglia di vino. La scusa: voleva ringraziarla per l’ottimo lavoro fatto. Due chiacchiere poi i saluti: dopo i tre classici baci sulla guancia il giovane ha afferrato la ragazza cercando di baciarla appassionatamente. Lei è riuscita a sfuggirgli. Il giorno dopo è toccato all’agente immobiliare contattata con la scusa di vendere il proprio appartamento. La vittima si è presentata puntuale. Il ventisettenne ha inscenato la solita pantomima: doveva vendere la casa, si fidava soltanto di lei. Qualche domanda sull’andamento del mercato immobiliare, poi la violenza. Anche in questo caso il ragazzo ha aspettato il momento dei saluti. Tre baci sulla guancia. Poi quando la donna si è voltata per andarsene lui l’ha afferrata per le le spalle cercando di baciarla. L’ha strattonata con violenza buttandola sul divano. La donna ha cercato di gridare: il ventisettenne le ha tappato la bocca, minacciandola di chiuderla con del nastro adesivo se lei non fosse rimasta zitta. La vittima si è trovata schiacciata sul divano dell’appartamento, bloccata dal peso e dalla violenza del suo aggressore. A quel punto non ha più avuto scampo: l’ha costretta a un rapporto sessuale completo, umiliandola e costringendola anche ad avere con lui un rapporto orale. La donna, a stupro consumato, è riuscita ad andarsene. A lasciare quell’appartamento dove aveva subito una violenza senza pari. E ha immediatamente denunciato l’accaduto. La vittima, assistita dall’avvocato Corrado Viazzo, è stata sottoposta a tutte le analisi del caso. Che non soltanto hanno confermato lo stupro, ma hanno rivelato tracce biologiche che hanno permesso agli inquirenti di incastrare il violentatore. L’uomo ha sempre rigettato le accuse, ma le prove hanno portato alla sua condanna. L’accusa aveva chiesto quattro anni. Il giudice è andato oltre condannando l’imputato a quattro anni e otto mesi. Il giovane, a quanto pare, non aveva mai avuto comportamenti simili in passato. In 48 ore si è trasformato in uno stupratore seriale. Prima la dog sitter, sfuggita per un soffio all’abuso, poi l’agente immobiliare con la quale, visto l’insuccesso del giorno prima, il ventisettenne si è rivelato più violento. Tanto da riuscire a bloccare la vittima senza lasciarle scampo. Una trappola ben congegnata e per l’accusa premeditata. Era tutto preparato. Il ventisettenne ha organizzato gli incontri con le due vittime con il preciso scopo di avere con loro dei rapporti sessuali. Che le due donne fossero consenzienti o meno gli era del tutto indifferente.