Trentacinque anni di Stravarese

Oltre 700 partecipanti alla gara podistica non competitiva, che rappresenta la nostra città

Puntuale come la primavera, si è svolta ieri mattina la Stravarese, la manifestazione podistica non competitiva che quest’anno festeggia il prestigioso traguardo della trentacinquesima edizione continuativa. Per l’occasione riuniti all’Ippodromo (assieme a centinaia di ciclisti) sin dalle otto del mattino 720 persone salutate alla partenza dal sindaco Davide Galimberti.

Ad ogni partecipante un gadget multifunzione composto da biro, apri-bottiglia e collarino porta cartellino di iscrizione personalizzato con la scritta «35esima Stravarese». «Inoltre, siccome il nostro gruppo sportivo ha sempre guardato con attenzione i problemi sociali locali – spiega Riccardo Garzonio, tra gli organizzatori – quest’anno una piccola parte dell’utile della manifestazione verrà devoluto all’associazione Africa mission per ricordare la figura di don Vittorione Pastori, un grande personaggio varesino.

Confermata la tradizionale impostazione della camminata con percorsi per ogni gamba di 6, 12 o 18 chilometri: 6 km in città prevalentemente su asfalto con la sola eccezione del ratto sul pratone di Sant’Ambrogio verso il finale. I tragitti più lunghi si sono invece spinti fino agli scorci più suggestivi di Avigno, Casciago, Velate e Sant’Ambrogio. Il punto più alto del percorso è stato proprio tra Velate, nella zona dell’ex acquedotto, e il Poggio di Casciago,

per poi tornare a Velate attraverso il bellissimo sentiero in mezzo al bosco del Parco del Campo dei Fiori. Un’impresa per i partecipanti più motivati che hanno potuto rifocillarsi lungo il cammino al ricco buffet allestito presso l’oratorio di Avigno (all’altezza dell’ottavo km di marcia) e doppiato dai più temerari che hanno scelto il percorso più lungo da 18 km. E sul traguardo mega spuntino dolce e salato per tutti a base di torte, biscotti, formaggio spalmabile te panini con cioccolata o marmellata.

L’edizione del 2016, l’anno scorso, era nata sotto il segno di una grande assenza: «Per la prima volta dalla nascita della manifestazione nel lontano 1983 non partecipò il nostro storico presidente onorario Aldo Zucchi, tra i fondatori del nostro gruppo sportivo, colpito da un grave malore», ricorda Garzonio. Ma ieri, dopo un anno di riabilitazione, all’età di 89 anni, ha partecipato alla premiazione dei gruppi sportivi, dopo aver incoraggiato e sostenuto, soprattutto negli ultimi mesi, l’organizzazione della manifestazione.

Essendo una manifestazione non competitiva, amatoriale, cui ciascun «atleta» partecipa a passo libero, non si tiene conto dell’ordine d’arrivo, né è prevista la premiazione dei singoli. Così ieri l’assessore allo sport Dino De Simone ha partecipato alla consegna di riconoscimenti (quadri rappresentanti Varese e dintorni, oggettistica varia e, per la prima volta, anche cesti gastronomici), ad ogni gruppo partecipante (oltre 20, provenienti da tutta la provincia di Varese), in base al numero di iscritti.