Un appello per ritrovare Angelo

A Varese è mobilitazione per cercare di rintracciare il proprietario della gattina lasciata al Circolo

L’altro ieri notte la colonnina di mercurio è scesa sino a meno 9: è emergenza gelo per i senza tetto a Varese. La cronaca nazionale, purtroppo, ha registrato otto decessi nelle ultime ore: persone senza fissa dimora morte per strada a causa del freddo. E il pensiero corre immediatamente a Angelo, l’uomo che, sfrattato e destinato alla vita di strada, nella notte di San Silvestro aveva affidato la sua gatta Milù alle infermiere dell’ospedale

di Circolo di Varese per evitarle una vita all’addiaccio chiusa in un trasportino. Milù ha trovato casa a Malnate. Di Angelo non si hanno notizie. L’appello lanciato da Maura Aimini, coordinatrice dei City Angels Varese, che avdva chiesto a chiunque potesse avere informazioni utili a identificare e rintracciare Angelo di contattarla o contattare il nostro giornale, ha dato il primo risultato. Angelo non ha ancora un cognome ma c’è un numero di cellulare scovato da una delle infermiere del Circolo che ha reincontrato l’uomo dopo Capodanno. «Il cellulare risulta spento – spiega Aimini – probabilmente la batteria si è scaricata. Noi stiamo continuamente chiamando nella speranza che Angelo riesca a ricaricarlo e a pronunciare quel pronto che potrebbe salvargli la vita».

I City Angels, durante le loro uscite per consegnare tè caldo e coperte ai senza tetto che dormono nelle stazioni di Varese (come rilevato anche dal consigliere regionale Luca Marsico che ha acceso i riflettori sul problema) stanno chiedendo informazioni. «Crediamo non sia un uomo abituato a vivere per strada e per questo, oltre a non frequentare gli ambienti soliti dei senza tetto, temiamo possa essere in gravi difficoltà. Rinnoviamo quindi l’appello: chiunque abbia i formazioni ci contatti al numero 3381778661». Angelo avrebbe trovato riparo per un paio di notti nel Pronto Soccorso del Circolo. Forse bazzica quella zona: chiunque sappia qualcosa può contattare anche il nostro giornale attraverso i canali social o all’indirizzo mail: [email protected]. Il punto sull’emergenza gelo, sul piano generale, lo fa invece l’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari. «Noi siamo il riferimento – spiega – di un coordinamento, di una rete che coinvolge numerose associazioni e strutture. I bisogni sono in costante mutamento: diciamo che le problematiche maggiori riguardano le persone che rifiutano l’accesso nelle strutture perchè non vogliono regole e i clandestini che si rifugiano nelle aree fatiscenti. Anche questi ultimi, per ovvie ragioni, tendono a sfuggire gli aiuti, tendono a a nascondersi». Sul fronte strutture: «in città ci sono una quarantina di posti letto – spiega Molinari – di cui 14 nel ricovero gestito dagli Angeli Urbani alle stazioni e 20 nel dormitorio di via Maspero. Ci sono poi altre strutture gestite da cooperative, come il nostro centro diurno». Sul fronte pasti: la mensa della Brunella, che negli ultimi 4 anni ha avuto un aumento costante del 20% degli accessi ogni anno, quella di via Bernardino Luini e quella di via Dunant. «C’è inoltre la Caritas – aggiunge Molinari – con il suo emporio solidale». Don Marco Casale aveva spiegato che l’obbiettivo era quello di riuscire a sostenere 200 famiglie al mese aggiungendo: «Il numero dei poveri a Varese è aumentato ed è aumentato anche il numero di cittadini italiani che si rivolge a noi: fino a pochi anni fa due persone su tre erano straniere, oggi siamo sulla parità».