Un chiosco nel parco di Villa Mylius

L’amministrazione sta rendendo più accogliente per varesini e non la storica area verde

Un chiosco tutto nuovo per gestire il campo da tennis, i bagni e il ristoro di chi frequenta il parco di Villa Mylius.

Mentre la Fondazione dello chef Gualtiero Marchesi valuta gli arredi necessari a trasformare la storica villa nella moderna Accademia del Gusto e del Paesaggio, il Comune accelera sulla valorizzazione del parco: «La struttura del chiosco è già in costruzione – spiega l’assessore al verde pubblico, Dino De Simone – poi dovremo pubblicare il bando per affidare la gestione a un privato». L’auspicio, da parte sua, è quello di riuscire al più presto l’iter per rendere operativa il nuovo esercizio entro l’estate.

Il chioschetto, destinato a rendere più servito e quindi anche più fruibile il grande parco esteso tra viale Aguggiari e la Brunella, dovrà essere posizionato nella parte bassa dell’area verde, tra il campo da tennis e l’area giochi riservata ai bambini, attualmente la più frequentata dalle famiglie e dai residenti della zona.

Intanto, a monte, sul perimetro della villa e al suo interno, continua il lavoro di tecnici ed esperti: «Abbiamo affidato gli incarichi per le indagini geologiche e stratigrafiche sull’edificio – spiega l’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati – Questi ulteriori esami sono finalizzati a capire cosa c’è dietro e sotto i muri dell’edificio, per avere un quadro più preciso del suo stato di conservazione e proseguire con il progetto definivo ed esecutivo con la Fondazone Marchesi».

L’ente guidato dal noto chef italiano, dal canto suo starebbe intanto facendo le sue valutazioni in merito agli arredi da inserire per rendere la struttura funzionale al suo nuovo scopo didattico.

Accanto a questi fronti, su cui procedono autonomamente Comune e Fondazione Marchesi, c’è poi il tema principale riguardo al futuro di Villa Mylius, cui lavora una segreteria tecnica congiunta tra i due enti e che si riunisce regolarmente a Palazzo Estense. Il progetto, più ampio rispetto a quello originale dell’Accademia del gusto, prevede di dedicare uno spazio della villa allo studio del paesaggio per un’Accademia del gusto e del paesaggio il cui nome e e il cui piano della proposta culturale e formativa sono ancora in fase di elaborazione.

L’ipotesi nasce dal desiderio di legare più in profondità le attività dell’accademia di Marchesi alla città di Varese. Per evitare il rischio di avere in villa Mylius qualcosa di interessante, ma non integrato con le caratteristiche vocazioni della città e del suo territorio.

L’idea quindi è quella di organizzare in villa anche un master di formazione sul paesaggio rivolto a persone già formate e laureate, come architetti, agronomi ed esperti nella gestione di grandi giardini.

E mentre la proposta culturale per il futuro della villa si arricchisce, un nuovo chiosco più a valle potrebbe valorizzarne il parco, rendendolo più vivo e frequentato.