Continua il nostro viaggio “particolare”, che fino a Natale ci porterà a scoprire alcuni personaggi noti di Varese sotto una luce diversa. Oggi è il turno di Silvio Raffo: rappresentante principe della cultura cittadina, un’istituzione al Liceo Classico “Cairoli”, poeta e scrittore, romanziere, ora anche sceneggiatore. Eccolo, alle prese con le 20 domande della Provincia di Varese.
Un soprannome? Francamente no. Ci sarebbe “Divo”, ma me lo hanno attribuito.
29!
Sono un docente, scrittore e attore
No. O meglio sì, di me stesso
Neanche per sogno! Mai avuto una squadra del cuore
Cotoletta alla milanese
Solo il nuoto
Apolitico. Anzi, anarchico
Mare
(risata) Il frigorifero è sempre vuoto, ci sono solo le bibite gassate e i succhi
Né l’uno né l’altro, spremute
Libro
In un luogo eremitico, immerso nella campagna, dove poter scrivere
Sono tante. Roma, perché è la città delle mie radici ed è stupenda. Salice Terme perché è trasognata e non è reale. Venezia perché è un sogno.
Il debutto come attore
Prima volta? Non c’è mai stata!
In particolare nessuno. Se devo pensare a un personaggio letterario, però, sicuramente Emily Dickinson
Il giro di vite di Henry James
“Dimmi se non vuoi morire” di Patty Bravo. E come film, ne scelgo due: “Che fine ha fatto Baby Jane” e “Psyco”.
Mi auguro il successo per il film tratto dal mio libro e anche di poter recitare in un film. E poi spero nel successo definitivo come romanziere e, in generale, in buoni risultati per la narrativa.