«Un tavolo tra i giovani e la giunta»

Michelangelo Moffa, 19 anni, è stato eletto segretario cittadino dei Giovani democratici di Varese

Creare dialogo tra i giovani. E riavvicinarli alla vita sociale e politica della città, coinvolgendoli. E facendo in modo che le loro idee e proposte siano ascoltate.

È ambizioso il programma di , solo 19 anni, una grande passione per la politica, da ieri neo segretario cittadino dei Giovani democratici di Varese.

Moffa è stato eletto durante il congresso del movimento giovanile del Pd, nella giornata di ieri, vincendo sull’avversario , con 26 voti contro 11.

Il congresso si è aperto con la relazione del segretario uscente, il consigliere comunale , che ha guidato la giovanile negli ultimi due anni, facendola crescere. Presenti anche i vertici del Pd, il sindaco , il segretario cittadino , il segretario provinciale , gli assessori , e , il consigliere provinciale e il deputato .

Al congresso anche il segretario provinciale dei Gd .

«Sono molto contento sia per l’elezione che per lo svolgimento del congresso, che ha rappresentato una grande celebrazione della democrazia – ha commentato Moffa – è fondamentale vivere di questi momenti, che hanno un importante significato per i giovani. Permettono loro di avvicinarsi alla politica ed esserne partecipi. La mia segreteria avrà infatti l’obiettivo di avvicinare e coinvolgere ancora di più i ragazzi, mantenendo alto il livello della giovanile e rilanciando la sua attività».

E come progetto concreto per tutti i giovani di Varese c’è quello di «un tavolo permanente di discussione e confronto con l’amministrazione, per portare avanti le istanze di tutti i giovani varesini, quindi coinvolgendo anche i non iscritti al nostro movimento che abbiano voglia di mettersi in gioco».

Nel suo discorso ai militanti, Moffa ha puntato molto sulla necessità di una rinascita della passione per la politica e l’attivismo nella società da parte delle nuove generazioni. «Fin dalle prime riunioni dei Giovani democratici – ha detto – alle quali ho partecipato, mi sono reso conto delle grandi potenzialità che un gruppo come il nostro può racchiudere. Siamo dei giovani, sognatori, persone coraggiose che non si arrendono allo squallore che negli ultimi tempi sta pervadendo la nostra società.

In molti casi la politica sta prendendo una brutta piega, si sentono sempre più frasi violente, xenofobe, divisive; molti cavalcano l’onda delle incertezze e delle paure che i cittadini stanno vivendo per fomentare odio e creare divisioni che non esistono. Noi però siamo i Giovani Democratici, e non ci abbattiamo, ogni volta che ho visto le vostre facce in cerchio, in qualche stanza non troppo riscaldata della Federazione ho capito che c’è ancora speranza, ogni volta che ci siamo messi a montare gazebo sotto il sole prendendoci insulti senza batter ciglio ho capito che c’è ancora speranza, la vedo nei nostri occhi e nelle nostre parole, sempre protese al futuro. In noi è viva la voglia di cambiare, di lottare per un futuro migliore e di contagiare tutti con la nostra energia e le nostre idee».