«Un voto sicuro e preciso. E non ci saranno sprechi»

L’assessore regionale Brianza ieri a Varese

«Un Referendum non solo utile, ma fondamentale. Perché solo con il sostegno del voto popolare la Lombardia avrà la forza per contrattare con Roma l’attribuzione delle nuove competenze per trattenere qui i nostri soldi. Stiamo parlando di un residuo fiscale di 54 miliardi di euro all’anno. È il più alto al mondo per un territorio come il nostro».

Parola di , assessore regionale della Lega Nord, che ieri mattina ha fatto tappa nella sede territoriale di Regione Lombardia a Varese, in viale Belforte, per illustrare nel dettaglio come funzionerà la nuova tipologia di voto con tablet.

Una grande novità, perché «si tratta della prima volta in Italia che si vota con il supporto della tecnologia. Gli strumenti sono a prova di manomissione, non saranno assolutamente in rete, restando quindi scollegati da internet». Una serie di misure di sicurezza, per chi teme che la nuova modalità non sia sicura.

«Resta assolutamente garantito l’anonimato del voto – continua Brianza – Il tablet sarà attivato ogni volta che un elettore entrerà nell’urna. Ci sarà una sola possibilità di correggere il voto, prima di inviarlo definitivamente». Dopodiché un sistema di sicurezza impedirà che lo stesso elettorale possa votare più di una volta.

Ogni apparecchio sarà provvisto di una mini stampante, che alla chiusura delle urne stamperà il resoconto. Mentre per il conteggio totale ogni seggio estrarrà dai vari tablet la scheda usb che sarà consegnata all’ufficio elettorale per il conteggio definitivo.

Dopo questo referendum i tablet saranno riconfigurati e donati alle scuole dove si sono svolte le operazioni di voto. «Nessuno spreco, anzi un sostegno alle scuole» dice l’assessore.

E infine l’assessore invita i lombardi «ad andare alle urne per rivendicare il proprio diritto alla buona gestione delle propri risorse. Se tutte le regioni italiani amministrassero la cosa pubblica come fa Regione Lombardia, è stato calcolato che ci sarebbe un risparmio di 74 miliardi di euro all’anno».

«Oggi chiediamo ai lombardi di potersi esprimere su una richiesta che rientra perfettamente nella nostra Costituzione – aggiunge Brianza – Regione Lombardia ed altre regioni hanno provato in passato ad aprire le trattative con lo Stato per ottenere lo stesso risultato, ma senza il consenso del popolo non abbiamo ottenuto nulla. Serve il voto delle persone, è arrivato il momento di alzare la testa e farsi sentire, dire che siamo stufi di essere tartassati».