Una città è un giardino quando inizi a viverla a piedi

Sabato l’Amministrazione ha deciso di chiudere il centro di Varese al traffico. Il commento di Marco Tavazzi

Chiudere le strade al traffico, si sa, non è mai un’azione che porta subito riscontri positivi. O meglio: se da un lato c’è chi saluta con favore la possibilità di godersi le strade libere dalle auto, a misura decisamente più umana, quindi, c’è dall’altro lato sempre chi si lamenta per non poter attraversare il centro in macchina.

Lo si capisce dal fragore dei clacson, dal rombare dei motori che quasi per vendetta l’automobilista maleducato, fermo in coda, scatena per far capire che la strada è sua e gli è stata sottratta.

Accontentare tutti non è mai possibile. E a volta occorre anche prendere decisioni che, almeno inizialmente, possono essere viste come impopolari.

Ci sarà sicuramente chi criticherà la decisione della giunta comunali di attuare queste pedonalizzazioni. Come quando, decenni or sono, ci fu chi si oppose, raccontano, alla pedonalizzazione di corso Matteotti.

Oggi lo riapriremmo alle auto?

Uno dei limiti della politica, troppo spesso, è quello di non assumere provvedimento a lungo tempo, ma di limitarsi alla sopravvivenza quotidiana, dedicandosi soprattutto al “panem et circenses”, e quindi applicando politico di corto respiro.

I risultati li vediamo, in tutto il nostro Paese, quasi ogni giorni, attraverso le notizie che raccontano di disservizi e della burocrazia che non funziona.

Bisogna avere il coraggio di innovare, di cambiare, anche se significa andare contro quella che magari viene spacciata come opinione diffusa. E invece molto spesso è solo polemica strumentale.

Ben vengano le pedonalizzazioni del centro storico.

Se vogliamo continuare a chiamarci Città Giardino, bisogna iniziare a comprendere questo giardino va vissuto innanzitutto a piedi. E qualche sacrificio occorre farlo. Altrimenti, come disse quasi dieci anni fa un consigliere dell’allora minoranza facendo una battuta: «Ma sì, qualcuno vorrebbe addirittura spianare i Giardini Estensi e farci un parcheggio».n