Una mitraglietta israeliana trovata al Campo dei Fiori

Giuseppe Marangon, durante un’operazione di pulizia dei boschi, si è imbattuto nell’arma da fuoco

Si avventurano al Campo dei Fiori per cercare le trappole per i cinghiali, ma trovano una mitraglietta israeliana Uzi. Ed è giallo. Come mai quell’arma si trovava lì, a due passi dalla città di Varese?

Questa incredibile storia inizia sabato, quando Giuseppe Marangon, cittadino appassionato del Sacro Monte, insieme a due amici, con spirito volontaristico si è messo di buona lena per portar via un po’ di immondizia abbandonata nei boschi, tra cui una caldaia, alcuni televisori, copertoni di auto, un lavandino e un intero arredamento con lampadario.

Mentre radunavano la discarica, a pochi passi dal bivio Sacro Monte – Campo dei Fiori (in direzione Campo dei Fiori), il gruppo di amici si è imbattuto in alcune trappole al laccio, probabilmente posizionate lì per catturare i cinghiali.

Ieri le guardie forestali hanno chiamato Marangon per farsi condurre nel luogo preciso dove sono state trovate le trappole. In mattinata, mentre Marangon e le guardie si avventuravano nel bosco, ecco il manico dell’arma fare capolino dal terreno.

«Ho visto qualcosa che usciva dal terreno, l’ho tirato, ed è venuta fuori questa mitraglietta che è arrugginita e non so da quanto tempo possa essere lì» dice Marangon.

Per fare luce sul giallo, l’arma completa di caricatore è stata subito consegnata ai carabinieri di via Saffi, che attraverso il numero di matricola (al momento illeggibile per via della ruggine) cercheranno di capirne qualcosa di più. Certo è che non si tratta di un residuato bellico. «Sono stati loro a dirmi che si tratta di una mitraglietta israeliana di tipo Uzi – specifica Marangon – Non hanno provato ad aprirla, quindi non so se contenesse anche dei proiettili».

Un’ipotesi è che l’arma appartenesse a un collezionista, sia finita in qualche garage e quindi ritirata da uno “svuota cantine” che l’ha scaricata nel bosco insieme ad altre immondizie. E se invece la storia di quel reperto fosse diversa? Se qualche trafficante di armi l’avesse sotterrata nel terreno per sbarazzarsene, magari dopo qualche rapina o qualche altro fatto criminoso?

Facendo una ricerca su internet, su Wikipedia, si apprende che la prima Uzi fu progettata intorno al 1945 da Uziel Gal, capitano dell’esercito israeliano, per partecipare a un concorso interno per la produzione di una nuova mitraglietta. Le prime unità furono prodotte nel 1950 dalla Israel Military Industries e, a partire dal 1960, dalla belga Fabrique Nationale de Herstal.

L’arma, le cui caratteristiche costruttive la rendono adatta per tiri a raffica, venne utilizzata per la prima volta nel 1954 dalle forze speciali israeliane. Successivamente, nel 1956 e nel 1967, venne impiegata durante la guerra dei sei giorni contro le truppe egiziane.

Curioso venire a sapere che proprio qualche giorno fa, a Casoria, sia stato scoperto un arsenale, tra cui vi era anche una mitraglietta Uzi. Arma che parrebbe poter essere detenuta legalmente solo per difesa personale dimostrandone il bisogno (per esempio, dai portavalori).