Vacanze agli sgoccioli per 102 mila alunni

Riaprono le scuole, imperativo sicurezza. Tra novità, aspettative e incognite, sono giorni caldissimi per gli uffici scolastici

– Per 102 mila bambini, alunni e studenti della nostra provincia stanno per terminare le vacanze estive. Il 5 settembre le scuole dell’infanzia riprenderanno l’attività, il 12 tutte le altre, dalla prima elementare alla quinta superiore. Il numero di studenti, rispetto allo scorso anno, è aumentato di circa 500 unità.
Questi sono giorni caldi, anzi caldissimi, per l’ufficio scolastico provinciale. Se lo scorso anno scolastico è stato quello della “regolarizzazione” di 67 mila professori in Italia,

quest’anno sarà ricordato come quello della “mobilità straordinaria”. Solo nelle scuole primarie della nostra provincia sono arrivati 45 ricorsi di docenti che vogliono tornare al sud. In aggiunta, c’è il nuovo meccanismo di organizzazione delle cattedre: in pratica i docenti vengono destinati ad ambiti e non a una scuola (a Varese ci sono due ambiti, quello nord e quello sud). In più, le scuole con posti vacanti hanno pubblicato un avviso per inserire nel proprio organico, con contratto triennale, docenti con particolari caratteristiche; in questo caso è il preside a guardare i curricula e selezionare il profilo più indicato. Ciliegina sulla torta, c’è anche il Concorsone che è in attesa di completamento e che vedrà la necessità di impiegare alcuni supplenti fino alla copertura delle cattedre vacanti. Tutte queste novità avranno qualche ricaduta per le famiglie di Varese? Gli studenti vivranno disagi? Il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale dimostra un cauto ottimismo: «Stiamo parlando di un quadro complesso, ma che si sta assestando. Rispetto all’organico delle classi non dovremmo discostarci dallo scorso anno». Il dirigente, inoltre, è convinto che gli sforzi di quest’anno verranno ripagati il prossimo.
Nelle scuole del comune di Varese la parola d’ordine è «sicurezza». «Abbiamo un solo edificio scolastico costruito dopo il 1983. L’edilizia scolastica è datata, cosa che costituisce sia una priorità sia un’emergenza – afferma Andrea Civati, assessore ai lavori pubblici per il comune di Varese – La prima scuola su cui andremo a intervenire sarà la Sacco, per la quale abbiamo stanziato 136 mila euro di manutenzione straordinaria. Inoltre, abbiamo stanziato 225 mila euro per interventi e collaudi nelle altre scuole cittadine».
Oggi verrà inoltre aperto il cantiere alla scuola primaria Canetta di Sant’Ambrogio, un intervento atteso da circa tre anni. Gli interventi interesseranno la facciata, la copertura, pavimenti e serramenti e l’installazione di punti luce.
Un altro tema importante è quello dell’integrazione. Nelle scuole di Belforte e Biumo Inferiore gli stranieri sui banchi superano gli italiani. Alla Sacco, per esempio, in prima elementare, sono il 70 per cento. «Questo è dovuto al fatto che in questa parte di Varese abitano molti stranieri – afferma la preside Maria Rosa Rossi – La presenza di stranieri è una risorsa, non costituisce un problema nella didattica, cosa che è dimostrata dai risultati dei test Invalsi. Inoltre, i nostri insegnanti sono di ruolo e i progetti che portiamo avanti sono molto validi. Ma ci scontriamo con il pregiudizio dei genitori italiani che spostano i figli in altre scuole, dove la percentuale di stranieri è molto inferiore. Questo è un tema che va affrontato a livello cittadino, perché non possiamo rischiare di avere scuole “ghetto” come avviene in Francia».
Altro tema caldo è quello del Newton, dove è in corso un cantiere: «i lavori al Newton sono iniziati e stanno andando avanti nei tempi concordati – conferma il consigliere provinciale Paolo Bertocchi – Adesso, avvicinandosi l’inizio della scuola, accompagneremo il preside giorno dopo giorno per ridurre al minimo i disagi, così come abbiamo fatto al Daverio e al Casula. Già da quest’anno, dunque, l’Einaudi sarà al Newton così come previsto».
Ultimo ostacolo prima del via: il saldo dei debiti formativi. Il primo settembre dovrebbero uscire gli esiti in quasi tutti gli istituti.