Varese accoglie il nuovo arcivescovo

Monsignor Delpini verrà nel decanato di Varese per accompagnare i fedeli in un percorso di preghiera

– Sarà una città protesa verso le radici della fede, quella di settimana prossima: Monsignor Delpini, l’arcivescovo neoeletto, arriverà nel decanato di Varese con un intenso percorso di preghiera che si articolerà in due giornate, il 4 e il 5 agosto. Obiettivo, come dalla lettera del decano don Mauro Barlassina, sostare in ogni chiesa, davanti ad ogni altare e immagine di Maria per un momento di preghiera semplice rivolto alla Madonna, per sé e per la Chiesa ambrosiana,

senza inviti ufficiali. «Non una visita ufficiale – ribadisce don Marco Casale – bensì un momento di raccoglimento intorno ad una decina del rosario e ad una preghiera da lui composta per l’occasione». È emozionato, don Casale: la prima comunità pastorale che ospiterà la visita di don Mario, come ama farsi chiamare il novello arcivescovo che si insedierà ufficialmente il 9 di settembre, sarà quella intitolata al Beato don Gnocchi; la chiesa eletta ad accoglierlo è Santo Stefano di Bizzozero, risalente alla fine del X secolo. «L’ho scelta per il suo essere l’insediamento più antico della fede nelle nostre terre» spiega il parroco. Il pellegrinaggio di Monsignor Delpini inizia nella nostra provincia il 24 di luglio, nel decanato di Luino: una terra che conosce bene, il Varesotto, essendo nativo di Jerago; una lunga serie di incontri gioiosi con i fedeli, che culminerà, appunto, nelle date varesine di inizio del mese dell’Assunta. Fra coloro che lo attendono con trepidazione, anche Giuseppe Terziroli e Renzo Talamona.

«L’ultimo arcivescovo che varcò la soglia di Santo Stefano fu monsignor Giovanni Colombo: era il 1973, in pieno corso dei lavori di restauro. Lo accolsi personalmente». Un ventunenne Terziroli innamorato della sua Bizzozero fu il promotore e segretario del comitato di restauro che nacque nel 1969, con presidente Silvano Colombo e direttore dei lavori Bruno Ravasi; il cantiere si aprì nel 1970 e si chiuse ufficialmente il 29 giugno del ’75, quando monsignor Citterio giunse ad inaugurare l’avvenuto restauro. «E’ a mio avviso molto importante, la scelta di partire proprio da Bizzozero da parte di monsignor Delpini: segno di attenzione alla nostra storia, agli albori della nostra fede. Ricordo ancora quando ci presentammo Renzo ed io dal “sciur curat” Luigi Antonetti: eravamo stufi di vedere la chiesa sventrata, senza tetto, senza pavimento, mezza distrutta ed esposta ai vandalismi; così avevamo preso una catena ed un lucchetto e l’avevamo chiusa. “Bene” fu la risposta. “Visto che la pensate così, adesso tocca a voi a metterla a posto”. Lo prendemmo in parola». Il pellegrinaggio di Monsignor Delpini nel decanato di Varese osserverà le seguenti tappe: venerdì 4: ore 17.00 Chiesa di S. Stefano in Bizzozero; 17.45 Basilica di S. Vittore (altare dell’Addolorata); 18.30 Chiesa Madonnina in Prato in Biumo Inferiore (comunità pastorale beato Samuele Marzorati); 20.15 Chiesa di S. Agostino e S. Monica – Casciago (comunità pastorale S. Eusebio); ore 21.00 Chiesa di S. Carlo in Lissago (comunità pastorale Maria Madre Immacolata); sabato 5: ore 7.00 Prima Cappella salita verso il Sacro Monte pregando il Rosario; 8.00 S. Messa concelebrata; 10.30 Chiesa di S. Ambrogio (comunità pastorale S. Gottardo – S. Giovanni Paolo II); 11.30 Chiesa di S. Martino (Malnate – S. Salvatore – Gurone); 14.30 Cantello (unità pastorale Cantello – Ligurno).