«Varese rischia di far scappare le giovani coppie»

«Varese, con le nuove tariffe dei servizi scolastici, rischia di far scappare le giovani coppie». La pensa così Paolo Orrigoni, capogruppo del gruppo consiliare “Paolo Orrigoni Sindaco”, che l’altra sera in consiglio comunale ha presentato una mozione per «rivedere con attenzione le attuali tariffe per venire incontro alle famiglie con reddito medio (soprattutto con reddito tra i 20 ed i 40 mila euro annui) e ripristinare il servizio di doposcuola breve così come previsto dal precedente sistema tariffario».

Il nuovo sistema tariffario inerente i servizi educativi è stato approvato dal Consiglio comunale il 21 dicembre scorso, inserendo la progressione lineare delle tariffe che variano a seconda del reddito Isee delle famiglie.

Orrigoni, però, ha stimato che «le nuove tariffe approvate, rispetto al sistemo tariffario precedente, incideranno in maniera gravosa soprattutto sulle famiglie con reddito annuo che oscilla tra i 20 ed i 40 mila euro».

Nello specifico, considerando gli utenti del 2015-2016, «per quanto riguarda gli asili nido, il 20 per cento delle famiglie avrà un aumento della quota mensile per la frequenza giornaliera standard dal 20 per cento al 40 per cento. È stata introdotta una tariffa di 25 euro per l’ingresso anticipato (pre-asilo) alle 7.30; vi è un aumento di circa il 30 per cento della tariffa per il servizio dopo-asilo con uscita alle 18».

«Per le scuole d’infanzia (considerando gli utenti del 2016-17) c’è un aumento dal 27 per cento al 100 per cento per l’ingresso anticipato; ci sono aumenti dal 24 per cento al 100 per cento per la frequenza standard che andranno ad incidere sul 37 per cento delle famiglie varesine e aumenti dal 25 per cento al 100 per cento per l’uscita posticipata».

«Per le scuole primarie e secondarie di primo grado, c’è un aumento dal 16 per cento al 17 per cento per il servizio di refezione che riguarda tutte le fasce di reddito; un aumento dal 25 per cento al 100 per cento per il servizio pre-scuola (7.30-8.00) che riguarderà il 62 per cento delle famiglie varesine che ne usufruiscono attualmente. Inoltre, l’abolizione del servizio doposcuola breve (dalle 13 alle 15 con possibilità di uscita tra le 14-14.15), con conseguente confluenza nel doposcuola lungo (fino 17.30) ed aumento della relativa tariffa dal 25 per cento al 100 per cento, riguarderà circa il 50 per cento delle famiglie che attualmente ne usufruiscono (considerando gli utenti 2016-17)».

«Tali aumenti andranno a colpire le famiglie appartenenti alle fasce di reddito medio di cui fanno parte la maggior parte delle giovani coppie – è la considerazione di Orrigoni – Il futuro di Varese è proprio in mano alle “giovani” famiglie che decidono di investire il proprio futuro nella nostra città e, per far sì che questo avvenga, è necessario garantire servizi di qualità a costi contenuti. Se si vuole far crescere Varese bisogna creare le condizioni per le quali i genitori possano conciliare il proprio lavoro con la crescita dei loro figli, da qui la mia richiesta alla Giunta di rivedere il sistema tariffario».n