VeloOk non omologati e da togliere. «Ma la Provincia ci chiede i soldi»

I bidoni arancioni scuotono Villa Recalcati. La Lega attacca, Tamborini replica: «Stiamo solo applicando la legge»

I VeloOk non sono omologati, vanno rimossi: ed è di nuovo polemica a Villa Recalcati, stavolta sui “bidoni arancioni” ormai disseminati in vari Comuni. Il capogruppo della Lega Nord contro l’amministrazione Vincenzi: «La Provincia li vieta ai Comuni ma chiede i soldi delle sanzioni». La replica del consigliere delegato alla viabilità: «Stiamo solo applicando la legge».

Dopo la sospensione del bando da 44 milioni di euro in 11 anni per l’installazione dei Tutor sulle strade provinciali, stavolta sono i “bidoni arancioni” dei VeloOk a innescare la polemica tra maggioranza e opposizione a Villa Recalcati. All’attacco ci va il capogruppo leghista Giuseppe Longhin, brandendo la lettera che la Provincia ha recapitato ai Comuni il 15 giugno scorso per chiarire il quadro normativo sui VeloOk.

In particolare, si fa sapere ai sindaci che «non è possibile rilasciare alcun nulla osta tecnico alla posa dei manufatti», anzi andrebbero rimossi.

«Cornuti e mazziati – tuona Longhin – Alla nostra interrogazione di due mesi fa sui Tutor risposero che il bando veniva solo sospeso e non annullato, nonostante le “lamentele” di cinque aziende, di cui una si è rivolta al Tar. Ora, con una lettera inviata ai Comuni, si vieta di installare i VeloOk perché non a norma ma allo stesso tempo si chiedono i denari delle sanzioni, una vera e propria beffa. La Provincia vuole il monopolio, intima la rimozione e allo stesso tempo chiede i denari. Con questa amministrazione provinciale ogni giorno si ha una sorpresa, ma sempre cattiva».

Longhin cita il caso del Comune di Varese, governato dal centrosinistra, che «ad aprile ha installato ben trenta impianti spendendo decine di migliaia di euro e ora dovrà rimuoverli, ma anche al piccolo Comune che vuole dissuadere gli automobilisti avendo magari una strada provinciale che attraversa il paese e, perché no, fare un po’ di cassa. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il consigliere Davide Tamborini, delegato alla viabilità, dato che la lettera è firmata da un dirigente e non da lui».

Da Villa Recalcati, però, giunge la pronta risposta proprio nelle parole di Tamborini, consigliere delegato alla viabilità e sindaco di Mornago: «I VeloOk – spiega – non sono ammessi dalla normativa, e non certo per una decisione della Provincia di Varese, perché non sono apparecchi omologati per poter dare delle sanzioni».

Anche sull’accusa di “pretendere” dai Comuni i soldi delle multe, chiarisce che «c’è una legge che dice che parte percentuale delle contravvenzioni raccolte sulle strade provinciali, sia su postazione fissa che mobile, spetta alla Provincia stessa. Lo dimostra ad esempio il fatto che io stesso, nel mio Comune, ho un’apposita voce di bilancio per questo motivo. Ma ce l’ho da sempre, non da quando c’è questa amministrazione».

Infine si tratterebbe di una «prassi del tutto normale» anche la firma del dirigente, e non dell’amministratore, sulla lettera.