Via libera del Pirellone all’indagine sul Molina

La proposta è stata approvata dal centrodestra e dai Cinquestelle. Il centrosinistra non partecipa al voto

Approvata all’unanimità in Commissione Sanità la proposta di istituire una indagine conoscitiva sulla gestione economica e finanziaria della Fondazione Molina di Varese, formulata dal Presidente della Commissione Fabio Rolfi. Hanno votato a favore i rappresentanti dei gruppi Lega Nord, Lista Maroni, Forza Italia, Lombardia Popolare e M5Stelle, mentre PD e Patto Civico non hanno partecipato al voto. Nella proposta di indagine conoscitiva sono in programma audizioni e incontri con i vertici di ATS Insubria e dell’ASST

dei Sette Laghi, con l’Assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera e con i dirigenti preposti dell’Assessorato regionale al Welfare, con il Sindaco di Varese e con i rappresentanti dello Studio Legale DLA PIPER consultato dall’ATS Insubria. Saranno nuovamente invitati a intervenire il Presidente e i componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Molina, dopo che già non avevano accolto l’invito a partecipare alla precedente audizione del 26 ottobre. La proposta di istruire un’indagine conoscitiva era stata sollecitata dallo stesso presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo. «Intendiamo acquisire tutti gli elementi e i documenti utili e necessari per ricostruire i procedimenti amministrativi riferiti alle criticità gestionali segnalate da più parti nei confronti del Cda del Molina – ha detto il presidente Rolfi-. È nostro compito e prerogativa, nell’interesse della trasparenza amministrativa ma soprattutto e in particolare nel rispetto dei cittadini di Varese, verificare se le procedure attivate siano state espletate secondo criteri di efficienza, efficacia, trasparenza, imparzialità e correttezza amministrativa». Luca Marsico, consigliere di Forza Italia, tra i promotori, con Emanuele Monti, Lega Nord, della commissione commenta: «Mi sarei aspettato dal Pd una solidarietà maggiore verso Regione Lombardia e la volontà dell’ente di fare chiarezza. La commissione conoscitiva ha infatti poteri che la commissione Sanità non ha». «Spiace constatare – dice Monti – come il Pd non abbia voluto prende parte al voto, anche se comprendo l’imbarazzo nel dover gestire un sindaco, Galimberti, appoggiato dall’ex presidente Campiotti, che proprio sul Molina si è speso in una polemica totalmente inutile contro ATS, richiamandola a fare il proprio dovere». Replica il segretario e consigliere Pd Alessandro Alfieri, che ha presentato ieri pomeriggio la richiesta di audizione urgente dei vertici dell’Ats Insubria in Commissione Sanità per conoscere gli esiti dell’ indagine e ha anche depositato richiesta di accesso agli atti sull’indagine svolta da Ats. «Solo dopo aver preso visione dei documenti dell’Ats – dichiara Alfieri – potrà avere senso l’indagine conoscitiva proposta dal centrodestra che a quel punto potrebbe essere ampliata nell’oggetto e nell’arco temporale». Nella querelle si inserisce anche Ats Insubria che in una nota precisa: «Ats ha effettuato un atto dovuto nell’ambito dei poteri e delle competenze previste. Il documento non è stato pubblicato in modo consultabile al fine di garantire la massima riservatezza e tutela nei confronti dei diretti interessati, non ultimo della Fondazione Molina». Nel frattempo Pietro Romano, legale dell’ex presidente del Cda del Molina Christian Campiotti non ha ancora presentato in procura l’annunciata denuncia per abuso d’ufficio e associazione per delinquere. Il legale sta infatti raccogliendo tutta la documentazione da allegare agli atti che saranno a breve presentati all’autorità giudiziaria.