Via Sempione: verso il progetto

L’incontro - Il multipiano era previsto già all’inizio degli anni 2000. Sarà poi la volta di via Bernardino Luini

– Il parcheggio di via Sempione va avanti. E a breve verrà ultimato il progetto esecutivo da parte di Avt. «Quindi si potrà procedere, nei prossimi mesi, con l’apertura del bando per l’affido dei lavori». Il sindaco Davide Galimberti e l’assessore alla Pianificazione del Territorio Andrea Civati hanno incontrato, ieri mattina, i vertici dell’Azienda Varesina dei Trasporti, che ha avuto mandato, negli scorsi anni, di provvedere alla redazione del progetto.
«Un incontro positivo – spiega Civati –

abbiamo presentato le due richieste di modifica, ovvero l’eliminazione degli spazi commerciali previsti inizialmente e la riduzione dei costi. L’azienda ha recepito le istanze da cui partirà nella redazione del progetto esecutivo».
Il problema dell’aumento dei costi era stato, negli anni scorsi, uno degli ostacoli, cui la passata amministrazione era incappata. Da circa 3.250.000 euro, previsti a fine 2014, i costi avevano superato i 5 milioni di euro, dopo le ultime modifiche introdotte dall’assessorato all’Urbanistica, che aveva spinto per gli spazi commerciali e per migliorare l’estetica della struttura. Tanto che, sempre alla fine del precedente mandato, si erano registrati anche toni polemici tra Lega Nord e Forza Italia, proprio per via dei costi cresciuti troppo. Ora, la giunta Galimberti cercherà di portare avanti il progetto e realizzarlo contenendo la spesa ed in tempi certi. I posti auto pubblici previsti nella nuova struttura si aggira sui 260. Mentre una cinquantina saranno i box privati.
Il multipiano di via Sempione era previsto già all’inizio degli anni 2000, ma il progetto era più volte stato rinviato. Questa volta, forse, qualcosa inizierà a muoversi veramente.
Un altro progetto, sul quale la giunta Galimberti intende muoversi, sarà quello del multipiano di via Luini. Qui si tratta di realizzare una struttura sull’attuale area gestita dall’Aci. Anche questo è un progetto previsto da anni, ma rimasto fermo a causa del fatto che, per la realizzazione, occorre acquisire una parte di terreno di proprietà della Fondazione Raindoli. Un accordo tra Comune e Fondazione, finora, non è mai stato raggiunto.