Vintage e stile sbarcano in viale Borri

Al civico 92 il nuovo mercatino di Monica Avesani che strizza l’occhio alla moda del passato. Un paradiso di capi firmati e tessuti pregiati. «Ma il bello non è per forza dove c’è la marca»

– In viale Borri 92 è arrivata Mary Poppins con i suoi bauli magici, da cui sbucano pezzi di arredamento, oggettistica, accessori e abbigliamento. Ne è nato un mercatino vintage dell’usato, che rappresenta una novità assoluta in città. Entrando nel mercatino si viene catapultati in una delle tipiche boutique vintage londinesi: non c’è la confusione del bazar e l’odore di cantina, ma capi di abbigliamento selezionatissimi, unici. Estrosi in certi casi, in altri classici. Con la parola “vintage” , titolare dell’attività, intende tutto ciò che veniva realizzato fino agli Anni 80, quelli delle spalline imbottite. «Nell’abbigliamento più si va indietro, più si trovano materiali migliori e migliori fatture, anche perché anni fa si faceva meno, ma meglio. E poi la moda finisce sempre per riproporsi, quindi tornare al vintage significa arrivare al pezzo originale».

Vestire vintage è un po’ come tornare al prototipo, al numero zero. Con la parola “lusso accessibile”, invece, Monica intende «ciò che è fatto bene e che viene venduto al giusto prezzo». Nel negozio si trovano molti capi di marca, soprattutto Missoni che in provincia è un must, ma anche Pollini per le scarpe, Christian Dior per le borse, Enrico Coveri per i cappotti da uomo, Gucci e tanto altro ancora. «Qualcuno mi ha chiesto perché

non dispongo la merce per griffe – spiega la titolare – La risposta è che io seguo la filosofia opposta: mettere tutto insieme. Questo perché il cliente deve cercare le cose che piacciono facendosi guidare dall’istinto e dal proprio concetto del bello. Mia convinzione è che il bello non sia per forza ed esclusivamente dove c’è la marca». Il cliente tipo è una donna, di età compresa tra i 35 e i 50 anni, che ama vestir bene, con gusto e originalità. Anni fa la statura femminile era più minuta, quindi i capi vintage solitamente vestono chi porta taglie dalla 38 e alla 44. Ma soprattutto nella maglieria tutti possono sperare di trovare qualcosa che vesta bene. Gli articoli in vendita arrivano dai privati. A selezionarli è Monica sulla base del suo gusto, ma con una regola ferrea: i capi di abbigliamento possono essere di lana, cotone, seta, lino e pelliccia, ma non devono comprendere pvc.

Altra particolarità è che il prezzo viene concordato ogni volta. Se l’articolo rimane invenduto per tre mesi viene scontato del 25 per cento. Se rimane invenduto per sei mesi viene sistemato in una sezione del negozio chiamata «chi offre di più» e assegnato all’acquirente al termine del periodo di “asta”. Se nessuno sembra interessato al capo, questo può essere destinato all’armadio dei poveri della Brunella. «La mia felicità è quando riesco a far incontrare un capo di abbigliamento alla persona giusta» conclude Monica, che nel frattempo si sta dedicando anche alla preparazione di una collezione di borse di tessuto e cuoio, ovviamente retrò. Il negozio è aperto dal lunedì al venerdì. Vale la pena farci un giro, anche solo per fare un viaggio nella moda di ieri, trovare qualche cosa del nostro passato e prendere qualche appunto di stile.