Violentissima rissa in via Goldoni. In manette un marocchino e un’italiana

La coppia stava aggredendo nella notte con calci e pugni una terza persona. La donna aveva anche estratto un coltello

Calci e pugni e alla fine spinta anche un coltello: violentissimo litigio in via Goldoni nella notte tra mercoledì e giovedì.

In manette un trentenne marocchino e una coetanea italiana: entrambi ubriachi fradici. Aggrediti anche gli agenti della squadra volanti della Questura di Varese intervenuti per sedare il pestaggio.

La coppia si stava accanendo su una terza persona: un uomo che soltanto grazie all’intervento dei poliziotti se l’è cavata con traumi non gravi.

Gli agenti hanno bloccato la trentenne appena in tempo: la donna, estratto un coltello, stava per sferrare una serie di fendenti alla vittima caduta sull’asfalto sotto i colpi appena ricevuti.

Quando gli uomini della polizia di Stato sono intervenuti, su richiesta dei residenti allibiti dalla scena, hanno trovato la vittima stesa sull’asfalto mentre la coppia di ubriachi infieriva contro il malcapitato colpendolo con calci e pugni.

Alla vista degli agenti i due non si sono affatto calmati: anzi la trentenne ha estratto un coltello a serramanico da 23 centimetri scagliandosi contro il ferito.

I poliziotti sono riusciti a bloccarla e a disarmarla appena in tempo: l’aggressione potenzialmente avrebbe potuto rivelarsi letale. La vittima deve la vita all’intervento dei poliziotti. Perché mentre la trentenne cercava di accoltellare il ferito a terra, il compagno tentava di aggredire i poliziotti.

Gli agenti sono riusciti contemporaneamente a bloccare e disarmare lei e a bloccare lui. Entrambi gli aggressori sono stati denunciati in stato di libertà, la donna per il reato di minaccia aggravata e porto abusivo di strumenti atti ad offendere e l’uomo per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, minaccia aggravata. Inoltre gli è stata contestata la violazione amministrativa per l’ubriachezza. Resta un mistero il perché di un’aggressione tanto violenta.

Si tratterebbe di futili motivi. Un litigio fomentato dall’alcol e degenerato nel peggiore dei modi.