Vuoi un cagnolino? Cerca sulla App. La Rete dà un futuro ai trovatelli

Rivoluzione a quattro zampe - Più facile adottare cani e gatti rimasti soli

– Novità su tutti i fronti per i nostri amici a quattro zampe, e non sono tutte “fusa e scodinzolii”. La notizia positiva è che è arrivata “Zampa a Zampa”, l’app della Regione che semplifica le adozioni di cani e gatti trovatelli. Luci e ombre, invece, riguardano la semplificazione in atto in Regione sulla legge contro il Randagismo: per ora Lav, Enpa e la Collina dei Conigli hanno sollevato alcune perplessità. Sembra quasi che si stia andando a due velocità,

ma andiamo con ordine. Zampa a Zampa è la nuova app che permette di consultare direttamente dal proprio smartphone le informazioni messe a disposizione dall’anagrafe animali d’affezione lombarda, permettendo di trovare, in modo semplice e immediato, tutti gli animali domestici adottabili gratuitamente sul territorio lombardo. Possiamo immaginare questo strumento come un social network, un luogo virtuale dove stabilire un primo contatto con l’animale da adottare, nella consapevolezza che il rapporto tra un uomo e un cane (o un gatto) nella realtà saprà essere molto più stimolante di un’amicizia virtuale. Emi, l’associazione che gestisce il canile di Varese e di Busto Arsizio, è entusiasta: «Sicuramente avere più visibilità aiuta». Attraverso l’App Zampa a Zampa – che è già disponibile su App Store e Google Play ed è gratuita – è possibile cercare il proprio animale tra i cani e gatti smarriti e accalappiati, consultare l’elenco di tutte le strutture di ricovero degli animali (canili sanitari, canili rifugio) e dei veterinari accreditati e visualizzare le loro posizioni sulla mappa. Non piace a tutti, invece, la semplificazione della legge regionale “randagismo”. Lav, Enpa e La collina dei Conigli hanno diffuso un comunicato congiunto nel quale scrivono che «le modifiche apportate hanno cancellato l’obbligo di apertura al pubblico dei canili; cancellato un intero articolo sul riconoscimento delle colonie feline; cancellate significative competenze attribuite alle Ats (ex Asl, ora Agenzie per la Tutela della Salute) per gli interventi di profilassi, diagnosi e terapia su cani ricoverati e gatti liberi, così come per gli interventi di pronto soccorso di cani vaganti e gatti liberi ritrovati feriti o gravemente malati; cancellata la clausola valutativa (ossia lo strumento di specifica rendicontazione sull’uso dei finanziamenti stanziati in relazione alla valutazione dei risultati ottenuti)». La proposta legislativa passerà in Commissione Bilancio per la valutazione sulla copertura finanziaria, per poi essere votata il prossimo 21 giugno in Consiglio Regionale. Per le associazioni si tratta di «un salto indietro di 10 anni». E ancora: «un disastro legislativo in totale contrapposizione alle istanze degli Italiani e su quanto la Regione stessa si era impegnata in questi anni». Da qui la richiesta di «ripristinare il testo vigente e di avviare un tavolo tecnico con le associazioni qualora ci sia l’esigenza, della Regione Lombardia, di riformulare il testo della legge “randagismo”».