«Abbiamo due mani in più»

Una giornata passata con i ragazzi della Finestra a conoscere il servizio di Coop Lombardia

Ci sono storie così belle che si scrivono da sole: come quella di “Due mani in più”, l’iniziativa nata in seno alle Coop della Lombardia nell’ormai lontano 2003 e che crea da allora un ponte di solidarietà fra generazioni e cuori bisognosi d’affetto e di cure, senza fermarsi nemmeno in agosto.

Un servizio che Coop propone in alcuni negozi regionali in collaborazione con varie associazioni fra cui spicca la Caritas, ma che a Malnate invece vede protagonisti i ragazzi della “Finestra”, la onlus di volontariato che si prefigge l’inserimento sociale di tutte le persone affette da disabilità.

Obiettivo immediato: portare la spesa a domicilio alle persone anziane con problemi di deambulazione o di altro tipo, di natura fisica o psicologica, o con il peso di una vita vissuta magari in solitudine, le energie che mancano anche solo per attraversare la strada ed entrare in un supermercato, o salire le scale della propria abitazione. «Ma la finalità del servizio – spiega Gaetano Carcano, promotore del Comitato Soci Coop del negozio di Malnate – non è solamente quella di recapitare la spesa in casa a chi non riesce a farlo con le proprie forze: quello che nasce da questi incontri è un dialogo intenso sia per i ragazzi della Finestra, che acquisiscono abilità nella consegna materiale della spesa e telefonando per le prenotazioni, sia per gli anziani, che si vendono piombare in casa la vita».

Durante l’anno i ragazzi fanno le telefonate nei giorni concordati – mercoledì e venerdì – contattando le persone anziane; dopodiché le persone del comitato Coop preparano la spesa assieme ai ragazzi disabili e infine la vanno a portare a domicilio assieme al loro operatore: tutto nasce all’epoca dell’assessore Saverio Prestigiacomo, scomparso nei giorni scorsi, un uomo la cui sensibilità per il tema sociale resterà scolpita nel tempo. «Ma nel mese di agosto la Finestra è chiusa» precisa Vittorio Cocco, collega di Gaetano nel Comitato e volontario come lui per la causa. «Così li sostituiamo noi sia con le telefonate sia recapitando materialmente la spesa: però stamattina c’era con noi ugualmente Dario, uno dei nostri ragazzi, e ci ha aiutato con il consueto entusiasmo». L’attività occupa un’oretta al mattino per le telefonate, poi al pomeriggio avvengono le consegne, che nel mese di agosto sono concentrate al giovedì.

«Malnate è un comune che si distingue per queste belle storie di volontariato» spiega Maria Croci, assessore ai Servizi Sociali «e che fanno sentire la loro presenza a chi è più fragile anche nei mesi estivi, quando è più facile avvertire il peso della solitudine».

È proprio il suo assessorato a fornire i nominativi delle persone anziane e bisognose del servizio. «Ieri, ad esempio – continua Croci – abbiamo chiamato tutti i nostri nonni e non ce n’è stato uno che non abbia risposto all’appello: addirittura, proprio nel mese di agosto arriva sempre in villeggiatura una signora da Milano e ha necessità di esser aiutata e di un po’ di compagnia». In questa sinergia si genera un arricchimento per tutte le parti in causa: la persona anziana, aprendo la sua casa ad un’amicizia nuova, ha sconfitto la solitudine, mentre il tempo e l’energia del ragazzo disabile si sono trasformati in risorsa preziosa per una causa speciale; il volontario, dal canto suo, ha raggiunto l’obiettivo.

«Nascono nel tempo legami forti – conclude Vittorio – e tutti i nonni sanno che possono contare su di noi anche fuori dai giorni stabiliti: se qualcuno ci chiama perché ha dimenticato qualcosa, noi ci siamo sempre».

Del resto l’attività della cooperativa nasce storicamente per promuovere cultura e solidarietà: e quella del volontariato nei confronti delle fasce deboli è la più storica ed impegnativa dei soci di Malnate.