«Basta morti all’incrocio. Vogliamo la rotatoria»

L’incrocio killer costato la vita a , 58 anni, ucciso dallo scontro con un’auto mentre era in sella alla sua moto con figlia di 13 anni, sul banco degli imputati. I cittadini insorgono e parte una petizione su Change.org: “basta morti, vogliamo una rotatoria”. E la prima a condividere l’iniziativa è stata il sindaco di Bodio Lomnago, dove sabato pomeriggio è avvenuto il drammatico schianto, .

«Un incrocio pericoloso,quello tra via Piave e via Risorgimento. E non è l’unico caso purtroppo». Inizia così il testo della petizione lanciata ieri pomeriggio che ha già ricevuto un centinaio di adesioni.

«Un incrocio pericoloso perché in prossimità di un luogo ad elevata frequentazione, perché attraverso la via Acquadro si scende al meraviglioso porticciolo di Bodio e alla pista ciclabile. Pericoloso perchè regolarmente macchine (o camion!) sostano in aree dove vige “divieto di fermata” ostacolando la visuale a chi proviene da via Acquadro per immettersi in provinciale – continua il testo – Pericoloso perché in prossimità di esercizi commerciali (che si affacciano direttamente sull’incrocio ) che alimentano un flusso di macchine che incide sulla pericolosità dell’incrocio».

Quindi la richiesta molto chiara: «Chiediamo venga realizzata una rotonda (o qualunque altro intervento) che renda l’incrocio di Bodio più sicuro e si evitino altre tragedie come questa».

Competenza della Provincia

La petizione sta girando moltissimo tra i cittadini di Bodio e non solo. La strada, va detto è provinciale, il Comune non può intervenire direttamente. «Parleró con la Provincia – è l’impegno di Paolelli – troppi morti. Bisogna trovare una soluzione».

Il primo cittadino di Bodio Lomnago ieri, con un post chiarissimo pubblicato sul suo profilo Facebook, si è schierata al fianco di chi chiede un intervento: «Purtroppo qui di eventi tragici ce ne sono stati tanti. E con le possibilità che abbiamo cerchiamo sempre di trovare le soluzioni giuste. In questo caso è la Provincia a dover fare qualcosa e darci una mano perché un evento così grave non si ripeta più. E io mi batteró per questo». La questione arriverà dunque sul tavolo di Villa Recalcati, mentre la petizione promossa ieri raccoglie consensi e adesioni di ora in ora.

Travedona Monate intanto piange Portesani, uomo molto conosciuto in paese e molto stimato. Sabato era uscito per un giro in scooter con la figlia più piccola alla vigilia della festa del papà. Oggi l’autorità giudiziaria affiderà l’incarico per l’autopsia. Il novantenne tedesco residente a Casciago alla guida della Mercedes che ha impattato con lo scooter è indagato per omicidio stradale come da prassi.