Braccati dal Varesotto alla Sicilia: in manette gli incubi delle banche

Arrestati due catanesi: hanno colpito lo scorso autunno a Sumirago e Jerago. Trovata anche l’auto usata per le rapine. Fondamentale la sinergia tra militari

– Rapinatori di banche in manette nel Varesotto: nelle ultime ore, infatti, i carabinieri della Compagnia di Gallarate, coordinati dal capitano , hanno arrestato i banditi che lo scorso 7 settembre avevano saccheggiato la filiale della Banca Popolare di Milano di Sumirago, sfiorando il bis il 13 novembre all’agenzia della Veneto Banca a Jerago con Orago. I militari, al termine dell’attività investigativa, hanno arrestato , di 51 anni, e , di 36, entrambi catanesi. Nei loro confronti i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Busto, su richiesta del sostituto procuratore .

I due sono stati condotti nella casa circondariale di piazza Lanza a Catania. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Gallarate si sono avvalse della collaborazione dell’Arma del comando provinciale di Catania che ha permesso l’identificazione di Guzzetta e poi di Di Mauro. Ai due arrestati è stata anche contestata la ricettazione di una Fiat Panda, utilizzata nel tentativo di rapina alla Veneto Banca di Jerago con Orago, risultata rubata a Milano pochi giorni prima. Sono in corso le indagini per identificare il terzo complice, ancora non identificato.

I due episodi contestati ai presunti banditi sono noti. Il primo avvenuto a settembre alla filiale della Bpm di Sumirago, dalla quale i rapinatori erano fuggiti con un ricco bottino di circa 40 mila euro in contanti. I tre banditi, uno dei quali ha agito a volto scoperto, avevano fatto irruzione intorno all’ora di pranzo: gli altri due complici, invece, avevano il volto coperto da un cappellino e un foulard. Hanno arraffato i contanti e sono scappati con il malloppo.

Due mesi prima era stata compiuta una rapina simile nella stessa filiale, ma secondo fonti investigative la banda di catanesi non avrebbe nulla a che fare con il colpo di luglio. A novembre è andata a vuoto, invece, una rapina alla Veneto Banca di Jerago. Il colpo era fallito solo per una semplice coincidenza: una cassiera si trovava fuori in pausa caffè e, notando strani movimenti all’interno dell’agenzia, lanciò l’allarme. I banditi se la sono svignata facendo perdere le tracce, ma a bocca asciutta. Le indagini hanno subito preso impulso e grazie alla sinergia con i colleghi siciliani, i responsabili sono stati individuati. La banda dei catanesi è stata sgominata, anche se all’appello manca ancora l’ultimo componente tuttora in fuga, ma gli inquirenti avrebbero degli elementi sui quali si sta lavorando che potrebbero presto portare a importanti novità anche sul terzo soggetto coinvolto nelle rapine d’autunno.