“Carlos” incastrato dalla Finanza. In manette lo spacciatore dei boschi

Il delinquente, un marocchino, aveva allestito un business redditizio: si parla di un giro d’affari di 20mila euro al mensili

Incastrato nelle ultime ore dalla Guardia di Finanza di Gaggiolo lo spacciatore dei boschi della Valmorea, tra Como e Varese: era un punto di riferimento anche per tanti frontalieri: l’uomo, un marocchino che i clienti conoscevano con il nome di “Carlos”, sarebbe stato uno dei personaggi di spicco dello spaccio nei boschi, in particolare tra Cantello, Malnate, Albiolo e Cagno.

Secondo la ricostruzione investigativa della Finanza, era la figura cardine di alcune “batterie” di spacciatori che da sempre infestano i boschi di confine tra le province di Varese e di Como.

Lo spacciatore di punta dovrà ora rispondere di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Aveva allestito un business piuttosto redditizio, visto che secondo calcoli approssimativi il giro d’affari sarebbe vicino ai 20mila euro al mensili, considerando che le stime dell’ultimo semestre avrebbero portato nelle tasche dei marocchini oltre 100mila euro. Insieme a “Carlos” (l’operazione condotta dalla Finanza è denominata proprio Carlos Wood) c’era un altro connazionale, pure lui finito in manette con le stesse accuse del collega di spaccio.

Secondo le stime effettuate dagli investigatori nell’ultimo semestre sarebbe stato smerciato oltre un chilogrammo di eroina (1,1 chilogrammi), 3 chilogrammi di hashish e oltre 300 grammi di cocaina. L’attività è stata stimolata dal quotidiano controllo del territorio promosso dai militari che, durante alcuni servizi di repressione dei traffici illeciti, hanno individuato alcuni assuntori di droga che si rifornivano, al riparo della fitta vegetazione, tra Malnate e Cagno. Durante i numerosi appostamenti effettuati dai finanzieri di Gaggiolo, che ha portato, tra l’altro, al sequestro di circa 500 grammi di hashish e diversi grammi di marijuana, è stata notata la presenza di numerosi clienti, per lo più giovani, che frequentavano i boschi, sia di giorno che in tarda serata. L’attività di intelligence dei militari di Gaggiolo è stata portata avanti attraverso servizi di pedinamento e osservazione, ma anche con la registrazione delle attività di spaccio con sistemi di videosorveglianza ben mimetizzati tra gli alberi: un’attività che ha permesso di definire la dinamica dello spaccio, individuando anche i responsabili principali. Sono stati incastrati il 35enne “Carlos” e un complice di 30 anni, entrambi marocchini, entrambi senza fissa dimora. Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati anche 15 cellulari.