Il momento è arrivato, Whirlpool fa le valigie. In questi giorni il trasloco della storica azienda

Lo stabilimento si trasferirà a Pero. Intanto ieri incontro Aimetti-Maroni per il prossimo futuro dell’area

Con l’inizio di marzo, iniziano le operazioni di trasloco dello stabilimento Whirlpool di Comerio, dalla sede affacciata sul lago di Varese, al nuovo polo di Pero, a due passi dall’area Expo.

Trasferimento degli uffici e del personale che inizierà concretamente in questi giorni e che si concluderà entro la fine del mese di marzo. Sicuramente un duro colpo, non soltanto simbolico, per il nostro territorio, ma il sindaco di Comerio Silvio Aimetti sta continuando a lavorare per trovare una soluzione che mantenga viva l’area da un punto di vista occupazionale prima di tutto.

Proprio ieri mattina, il primo cittadino, accompagnato dal vicesindaco Gianluca Fidanza e dal comeriese Maurizio Casati, ha incontrato al Pirellone il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al quale Aimetti ha consegnato il protocollo d’intesa che il Comune di Comerio ha firmato con l’azienda e le università dell’Insubria e Liuc, per il post Whirlpool.

«Sono molto soddisfatto per l’esito dell’incontro – commenta Aimetti – il presidente Maroni ha dimostrato di essere perfettamente informato della situazione; per noi, la Regione è un interlocutore fondamentale e con il governatore abbiamo ragionato in termini pragmatici e concreti. In questa fase, la collaborazione tra istituzioni, indipendentemente dal colore politico di chi le guida, è fondamentale».

Il protocollo che il sindaco ha consegnato anche al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda è finalizzato a trovare una nuova vocazione allo stabilimento che alla fine di marzo sarà ex Whirlpool. Una riunione è già stata fatta negli scorsi mesi, durante la quale sono emerse diverse ipotesi che oggi sono al vaglio dei vertici della multinazionale degli elettrodomestici per una prima scrematura.

«Secondo il calendario stabilito con Whirlpool – conferma il sindaco di Comerio – entro la fine di marzo ci sarà una nuova riunione con tutti i soggetti coinvolti per fare il punto ed indirizzarsi su un progetto, scelto tra quelli presentati».

Aimetti spera che l’azienda possa rimanere, almeno in alcune sue parti, nella sede in riva al lago di Varese. «Penso magari alla parte più legata all’innovazione e al design – spiega Aimetti – del resto, il commendator Giovanni Borghi, che mi fa piacere sia stato nominato anche dal presidente Maroni durante l’incontro, ha inventato gli elettrodomestici guardando dal suo ufficio il lago di Varese e non certo la periferia milanese. Confido nel senso di responsabilità di Whirlpool; a Comerio c’è spazio per un polo dell’innovazione».