Il “Romeo” neozelandese resta in cella dopo la follia

Un amore contrastato la molla che ha scatenato il ragazzo nel turbolento pomeriggio di venerdì

«Sono venuto qui per stare con lei. Ma la sua famiglia ci separa».
Le ore di follia andate in scena venerdì scorso tra Varese e Barasso nascono quindi da un amore contrastato. Una sorta di Romeo e Giulietta solo con furti d’auto, una folle corsa verso la casa di lei che ha causato due incidenti, i vetri dell’abitazione dell’amata completamente distrutti, il furto di 200 euro dalla villa di Giulietta finita poi minacciata con un accetta.

Il Romeo di questa storia è un neozelandese di 26 anni: una settimana prima era già stato arrestato per aver minacciato, sempre davanti alla casa della fidanzata, i carabinieri intervenuti con due motoseghe.
Venerdì il delirio amoroso ha visto gli agenti della squadra volante della questura di Varese e i militari della compagnia di Varese impegnati in un arresto congiunto: poliziotti e carabinieri insieme hanno bloccato quella furia facendo scattare le manette. E questa volta il ventiseienne resta in carcere.

Lo ha deciso ieri il gip di Varese Anna Giorgetti in sede di udienza di convalida. «Resterà in carcere – spiega l’avvocato Stefania Tallarico, difensore del giovane – sino a quando non sarà pronto il biglietto aereo per il rimpatrio. C’è già l’accordo con la famiglia: tornerà in Nuova Zelanda non appena pronto il biglietto». Il ragazzo ha firmato ogni genere di procura speciale: non tornerà in Italia. Davanti al gip il giovane si è mostrato “molto provato – spiega Tallarico – ha ammesso tutti gli addebiti e si è scusato per il comportamento tenuto». A scatenare una follia che la sera precedente l’aggressione a Barasso aveva portato il giovane a tentare il suicidio a Varese, sono stati ancora una volta gli agenti della polizia di Stato a salvargli la vita, per stessa ammissione del giovane è un amore contrastato.

La fidanzata lo ha incontrato in Nuova Zelanda dove stava studiando. Lui l’ha seguita sino in Italia per stare con lei. A quanto pare, però, secondo quanto raccontato dal ventiseienne la famiglia di lei non vede di buon occhio la relazione. «Non permettono al mio assistito di vedere la fidanzata», precisa Tallarico. La sofferenza causata dall’amore impossibile il giovane l’avrebbe sfogata agendo d’impulso, perdendo il controllo. «È molto provato dalla situazione», ha ribadito l’avvocato.
Questa volta, però, a differenza di quanto accaduto una settimana prima dei fatti di venerdì, quando il ventiseienne aveva minacciato i carabinieri armato di due motoseghe, il giovane resterà in carcere sino al momento di essere accompagnato a prendere un aereo. Il gip ha rilevato la pericolosità sociale del ragazzo. La distanza poi curerà i cuori infranti.

Qui la cronaca delle storie che lo hanno visto protagonista nei giorni scorsi, prima del suo arresto:
Motoseghe accese contro i carabinieri. La notte folle di un ventenne finisce in cella

Paura e delirio nel Varesotto. Neozelandese fuori controllo