Morte per gioco, chiesti dodici anni

Vedano Olona - Arriva la richiesta di pena della Procura di Como per la morte del giovane Ermal Abdushi

La Procura di Como ha chiesto una condanna a 12 anni di reclusione per, albanese di 30 anni, originario di Durazzo, ma residente ormai da tempo a Locate Varesino, nella tragica vicenda che ha visto la morte dell’amico , 26 anni di Vedano Olona. L’imputato, giudicato con il rito abbreviato, ha continuato a sostenere che si è trattato di un gioco finito male. Il pm ha chiesto una condanna a 12 anni di carcere,

mentre, dall’altra parte, la difesa ha ribadito che il reato venga derubricato in omicidio colposo.
I difensori di Jasin Sulo, infatti, hanno confermato che si è trattato di un incidente tragico. Del resto lo stesso imputato aveva confessato il delitto, ammettendo le proprie responsabilità, ma fin dal primo istante aveva dichiarato che si era trattato di incidente scaturito da un drammatico gioco. L’albanese più volte aveva raccontato il legame che lo univa al giovane Ermal. «Ermal era per me più di un fratello, mai gli avrei potuto fare del male». Lo ha sempre ripetuto ha sempre ripetuto l’albanese, cercando di ricostruire quello che era avvenuto quel maledetto 30 dicembre dello scorso anno.
Secondo la ricostruzione investigativa, Sulo era a Locate in un alloggio nella zona di via Colombo. Tuttavia in quel momento non era da solo nell’appartamento. Con lui c’erano Ermal Abdushi, e altre quattro persone: un paio di parenti della vittima, nello specifico il cugino e un altro parente, la moglie di Sulo e infine un amico del presunto omicida. Sulo, sempre secondo la ricostruzione, pare stesse esibendo un revolver risultato rubato in Liguria ad Alassio. Lui stesso aveva dichiarato di avere acquistato la Smith&Wesson nella zona di Saronno, sottobanco. A quel punto avrebbe esploso un colpo in bocca contro l’amico: nella pistola c’era un colpo in canna, ma l’omicida ha sempre ribadito la stessa storia. Era convinto che la pistola non fosse carica: ha ripetuto più volte che stava giocando con l’arma, ma quando ha premuto il grilletto il proiettile è partito uccidendo sul colpo l’amico.
A quel punto sono saliti a bordo della macchina e si sono diretti velocemente verso l’ospedale di Tradate dove sono stati scaricati il ferito e il cugino dell’omicida. Lo sparatore, invece, si era allontanato per sbarazzarsi dell’arma. Nel giro di poche ore Sulo è stato rintracciato in Piemonte. Lo hanno incastrato i carabinieri che lo hanno arrestato. Tra poche settimane è prevista la sentenza.