«Quei grazie detti in italiano sono la nostra ricompensa»

I 22 migranti dello Stein se ne sono andati. Ma il loro ricordo resterà indelebile nei volontari

I giorni di accoglienza dei ventidue migranti richiedenti asilo, accolti fino a domenica nella palestra dell’Istituto Edith Stein di Gavirate sono stati soltanto sette, ma per gli oltre 40 volontari della Croce Rossa del Medio Verbano che hanno seguito 24 ore su 24 i profughi, è stata un’esperienza – umana e umanitaria – indimenticabile.

La palestra è stata “restituita” alla scuola, dove proprio ieri mattina sono stati accolti gli studenti dello Stein per il loro primo giorno di lezioni, ma il ricordo della settimana di accoglienza resterà per sempre nel cuore dei volontari della Cri gaviratese.

«Si è conclusa una settimana ricca di emozioni per tutti i nostri volontari; ricordi che porteremo sempre con noi. Grazie agli oltre quaranta volontari del nostro comitato che hanno collaborato, andando ogni oltre aspettativa» sottolineano dalla Croce Rossa di Gavirate.

Foto, video e pensieri delle donne e degli uomini della Cri hanno invaso la pagina Facebook dell’associazione, che ha utilizzato l’hashtag #unitaliacheaiuta, aggiungendo “perdavvero”. I volontari gaviratesi coordinati dal presidente Simone Foti, hanno cercato di organizzare la giornata dei profughi, provando a rendere utile, per il futuro, la loro permanenza a Gavirate, anche se solo per pochi giorni; a partire da un minicorso di italiano, che ha dimostrato di dare i suoi frutti. I migranti sabato sera, hanno voluto ringraziare in italiano i loro “angeli custodi” della settimana.

«Un’immensa gioia sentire i ringraziamenti in italiano; in soli sette giorni siamo riusciti a fargli conoscere la nostra lingua quanto basta per farsi comprendere» sottolineano i volontari. I ragazzi ospiti, tutti giovani africani tra i 18 e i 30 anni provenienti in particolare da Nigeria, Costa d’Avorio e Ghana, sbarcati in Italia a Pozzallo soltanto il 1° settembre, si sono dati da fare per tenere pulita la palestra e per imparare l’italiano. Sabato è stata la giornata dello svago,

con una partita di calcio e poi con la piccola gita sul lungolago di Gavirate ad ammirare il lago di Varese e i suoi scorci. Alla sera, tutti attorno al tavolo, per una pizza insieme; durante la cena, a cui ha partecipato anche il sindaco di Gavirate , Foti rivolgendosi agli ospiti, ha sottolineato come «sia stato un piacere avervi qua», facendo loro un grande in bocca al lupo per il loro futuro. «È stata un’esperienza fantastica davvero – racconta Fabio un volontario – che ci ha arricchito tutti, migranti e volontari; all’inizio avevo qualche dubbio sulla nostra capacità di gestire questa emergenza con preavviso quasi zero. Sono felicissimo di essere stato smentito dai fatti; la risposta dei nostri volontari è stata splendida. Leggendo i giornali, resta un po’ di dispiacere per certi atteggiamenti di chiusura a priori verso l’accoglienza. Dispiacere sincero, soprattutto per quei poveretti che talmente accecati dai loro pregiudizi che non riusciranno mai a capire la bellezza dell’accoglienza».