Tornano i vandali del posteggio. Gomme tagliate a un imprenditore

La rabbia dei residenti attorno a piazza Ballerio: «Paghiamo noi, ma dateci le telecamere»

Ancora gomme squarciate a Brunello: c’è qualcuno che “punisce” chi lascia a lungo il proprio mezzo nel posteggio di piazza Ballerio, proprio davanti al municipio. E tra i residenti monta la protesta: «Vogliamo una telecamera, la paghiamo noi se il Comune si occupa dei permessi. A questo punto abbiamo davvero paura».

Il caso era stato sollevato a marzo da , imprenditore marocchino, che dal 2009 ad oggi s’è trovato con le gomme del furgone che utilizza per lavoro e gli pneumatici delle due auto di famiglia tagliati in quattro occasioni diverse. «Ce l’hanno con me» aveva ipotizzato l’imprenditore, che è in Italia da 20 anni e ha regolare cittadinanza.

Da marzo la situazione si era calmata. Ieri mattina l’amara sorpresa per un imprenditore italiano: è la seconda volta in pochi mesi che gli tagliano le gomme dell’autocarro. «Mi sono ritrovato con le gomme del camioncino che uso per lavoro tagliate – spiega , titolare dell’impresa edile Effe Vi – l’ho lasciato posteggiato qui ieri sera. L’ho ripreso questa mattina e aveva due gomme tagliate. Il punto è che io adesso sto perdendo ore di lavoro per cambiarle. Oltre a 400 euro a gomma. Assurdo».

Tra i residenti sta iniziando a crescere la paura: «Io ho tre figlie piccole – spiega Lahlou – inizio a pensare che potrebbero prendersela anche con loro».

Visciglia aggiunge: «È assurdo, non è un parcheggio privato. Vogliamo le telecamere. Il Comune ci dia i permessi, all’impianto pensiamo noi. Queste persone vanno prese e punite. È giusto che paghino per il danno che ci hanno causato».

Intanto i danneggiati hanno messo degli striscioni di protesta chiedendo a gran voce la telecamera: «Paghiamo noi, ma dateci sicurezza. Non può esserci qualcuno che ci spaventa per non farci utilizzare il posteggio».

Oltre a non sapere chi possa essere l’autore degli atti vandalici, resta oscuro anche il movente: «All’inizio ho pensato che avessero preso di mira me e la mia famiglia perché sono straniero – ha spiegato Lahlou – anche se lavoro qui da tempo, le mie bambine vanno a scuola qui, siamo onesti e rispettosi. Poi è successo ad altri vicini e quindi abbiamo pensato che si tratti di qualcuno che non vuole che si usi il parcheggio in piazza. Non so per quale motivo, perché quello è un parcheggio libero e pubblico».

«Non è solo un problema di sicurezza – conclude Lahlou- è anche una questione di costi: ogni volta spendo centinaia di euro per cambiare le gomme. Adesso davvero basta».