Un daveriese inventa l’app dell’anno

Si chiama Jacopo Daeli, e con la sua “Flip” rivoluzionerà il mondo del trasferimento di documenti

– È di un ingegnere di Daverio l’utilissima nuova applicazione per l’invio online di documenti di grandi dimensioni. Si chiama Flip e il suo creatore si chiama Jacopo Daeli. Un giovane che ha al suo attivo una brillante carriera. La sua storia ce la racconta direttamente da Parigi, dove attualmente vive e lavora. «Mi sono laureato alla triennale in Matematica e Computer Science all’Università degli Studi di Milano nel 2011. Poi ho conseguito la laurea specialistica al Politecnico,

in Ingegneria delle Telecomunicazioni, laureandomi nel 2013. Ho frequentato l’Erasmus e tornavo in Italia per dare gli esami all’università. Tra gli inizi del 2015 e la fine del 2016 ho abitato e lavorato come ingegnere a Londra. Infine sono tornato a Parigi per lavoro come Head of Software Engineering per Pikichat, una società franco-americana che sviluppa l’applicazione di messaggeria chiamata Tribe. Da febbraio 2017 sono diventato mentor volontario alla Holberon School, una scuola per ingegneri negli Stati Uniti, a San Francisco. Dai tempi londinesi ho iniziato a lavorare alla mia applicazione Flip, soprattutto durante il tempo libero».

Ma di cosa si tratta? «È un servizio per l’invio di documenti che sfrutta una tecnologia point-to-point senza necessità di centralizzazione. Il settore del trasferimento di file è affollato e pieno di protagonisti importanti – su tutti, WeTransfer e Dropbox – ma l’applicazione punta su due fattori: velocità e nessun limite di grandezza dei documenti».

La condivisione di materiali online è qualcosa di vitale, soprattutto per alcune categorie professionali come videomaker e designer. Ma spesso le operazioni richieste all’utente sono molte e il processo è laborioso, con diversi passaggi che fanno perdere tempo. Da questo inconveniente, rilevato lavorando nel settore, Jacopo è partito per elaborare la sua app, sfruttando la connettività peer-to-peer. «Attualmente Flip è in private beta per Mac OS: ciò vuol dire che l’applicazione si ottiene mettendosi su una lista d’attesa e compilando il formulario sulla homepage del nostro sito web. Questo mi permette di aumentare il volume di utilizzo in modo controllato, dandomi la possibilità di trovare eventuali problemi, di risolverli e di migliorare l’applicazione prima di lanciarla pubblicamente». Una volta ottenuta l’applicazione, l’uso sembrerebbe semplice anche ai non addetti ai lavori. «L’applicazione, per desktop e mobile, non prevede limiti di dimensione dei file quando gli utenti inviano e ricevono direttamente nella loro cartella Download, il che abbatte la necessità di invio di url ai quali rivolgersi. Tuttavia il servizio supporta l’invio di file a utenti che non abbiano l’app, attraverso i loro indirizzi di posta elettronica (come WeTransfer) e dialoga con i servizi di archiviazione (Google Drive e affini). Per la sicurezza, i collegamenti sono protetti da crittografia SSL e i documenti caricati tramite il servizio cifrati con crittografia end-to-end (cioè decriptabili solo da mittente e destinatario)». L’app è anche personalizzabile e presto ci sarà anche in versione business, dedicata alle imprese. Nel futuro c’è anche in progetto di estendere l’applicazione per altre piattaforme, sia mobile sia desktop: Windows, Android, iOS. Ciò che è davvero interessante è che questo servizio – assicura Jacopo Daeli – è e resterà gratuito.