Una vittoria senza storia. Cavalotti cede lo scettro e fa il regalo all’avversario

Il neo sindaco eletto nel giorno del suo 60° compleanno

Nel giorno del suo sessantesimo compleanno torna sulla poltrona di sindaco a Tradate. Lo fa con una vittoria perentoria, schiacciante, senza storie. Al sindaco uscente, , non è riuscita una “remuntada” che, se si fosse concretizzata, avrebbe avuto il sapore dell’impresa epica.

Nessuna sorpresa: Galli ha conservato il vantaggio che aveva conquistato in occasione del primo turno quando per poco, un’ottantina di schede, non si accaparrava la vittoria risparmiandosi il ballottaggio di ieri. Si era fermato al 49,1% dei voti, mentre la sua avversaria di centrosinistra aveva oltrepassato la soglia del 35%.

Quattordici punti percentuali di distanza che hanno rappresentato una montagna impossibile da scalare. Intorno a mezzanotte con quasi la metà dei seggi già scrutinati Galli viaggiava attorno alla percentuale del 56% contro il 44% circa di consensi conquistati da Laura Cavalotti.

In particolare Galli ha costruito il suo successo grazie al “fortino” di Abbiate, anche se il dominio è stato ben distribuito anche a Tradate. Intorno alle 23.40 Dario Galli, che ha seguito lo spoglio in presa diretta nei seggi di Abbiate, è stato festeggiato dai sostenitori, compreso il sindaco di Sesto Calende, , giunto a Tradate a dare manforte.

Applausi per il nuovo primo cittadino, prima del trasferimento in Comune a Tradate dove, invece, aveva piazzato il suo quartier generale Laura Cavalotti. Le notizie che rapidamente si sono susseguite nella serata, a partire dai primi minuti immediatamente successivi alla chiusura dei seggi, andavano tutte nella stessa direzione. E i primi segnali davano Galli già per vincitore.

Ad Abbiate, fin dal primo conteggio è emersa con chiarezza quale fosse il trend: il seggio 11, primo a essere chiuso, recitava Galli 408, Cavalotti 286. Un gap importante che il nuovo sindaco ha mantenuto anche negli altri seggi di Abbiate, macinando voti su voti. Al seggio 8 Galli ha allungato il passo (356 contro 267), per poi proseguire la cavalcata al 9 (296 a 207) e al 12 (326 contro 252).

A quel punto è stato chiaro che la partita era già chiusa con il vincitore acclamato dai presenti: «Adesso – ha detto a caldo il nuovo sindaco di Tradate – bisogna lavorare sodo per risolvere i disastri che troveremo in Comune dopo questi cinque anni. Dopo cinque anni di incuria totale, avranno anche risparmiato dei soldi, ma adesso dobbiamo capire quanti ne dovremo investire per risolvere i problemi che certamente hanno provocato. Ringrazio la mia meravigliosa squadra e tutte le persone che mi hanno votato».