Vandali in azione all’Edith Stein di Gavirate: «Danno per l’intera comunità scolastica»

Danneggiate alcune porte dei bagni maschili dell’Istituto Superiore. La dirigente: «Profonda amarezza»

Episodio di vandalismo nei giorni scorsi all’interno dell’Istituto Superiore Edith Stein di Gavirate; ignoti si sono accaniti contro alcune porte dei bagni riservati ai maschi, che sono state danneggiate pesantemente.

In una circolare indirizzata al personale docente, al personale Ata, agli studenti e alle famiglie, la dirigente scolastica ha espresso «vivo rammarico e profonda amarezza» per l’atto di vandalismo compiuto alcuni giorni fa all’interno della scuola superiore gaviratese. Un gesto grave in sé, ma anche ha anche implicazioni economiche, visto che i danni dovranno essere riparati a spese di tutto l’istituto.

«Queste azioni – commenta la dirigente scolastica – non solo recano offesa all’intera comunità scolastica e in particolare agli studenti che ha tutto il diritto di usufruire di servizi igienici funzionanti e decorosi, ma comporta un aggravio economico per il bilancio dell’istituto che dovrebbe essere impiegato per l’arricchimento dei beni e non per la loro riparazione».

È noto come i bilanci della scuole non siano mai particolarmente floridi; un atto di vandalismo gratuito può costare parecchio anche in termini economici. Ovviamente, all’interno dello Stein sono in corso indagini affinché vengano individuati i responsabili dell’atto vandalico che ha colpito i bagni degli studenti maschi.

«Qualora vengano identificati i responsabili, poiché sono stati deliberatamente violati il Patto di corresponsabilità e il Regolamento del nostro istituto – spiega la professoressa Franz – si procederà all’avvio di procedimento disciplinare e alla richiesta di rimborso delle spese che si dovranno sostenere». I responsabili rischiano quindi oltre alla sospensione anche di rifondere i danni alla scuola; cosa ha spinto i vandali ad accanirsi contro le porte dei servizi igienici?

«Resto sempre dell’idea che qualsiasi malcontento o risentimento debba essere oggetto di civile e aperto confronto e non di azioni riprovevoli, perché la violenza e la rabbia non risolvono nulla» scrive la dirigente scolastica nella circolare, la quale ringrazia anche i rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Istituto che hanno condannato questi comportamenti e che si fanno promotori di iniziative concrete per mantenere pulita e bella la scuola.

«È la risposta degli studenti che amano la scuola e che si impegnano per il suo miglioramento» conclude la dirigente scolastica Francesca Franz, che invita tutto il personale dell’Istituto Superiore «a un attento controllo e a un’oculata vigilanza».