Aci e Comune a braccetto. E le pratiche si fanno da casa

Le agevolazioni previste dall’accordo varranno per le categorie più deboli

– È una convenzione innovativa e inedita, almeno per la provincia di Varese, quella firmata dal Comune di Maccagno con Pino e Veddasca con l’Automobile Club Italia di Varese; un accordo destinato a modificare il rapporto con il mondo delle pratiche automobilistiche. Il servizio è rivolto a particolari tipologie di utenti, come disabili o persone affette da patologie che impediscono o rendono difficoltoso lo spostamento dal proprio domicilio, persone ricoverate presso case di cura, oppure ospedali e case di riposo, o anche detenuti presso istituti di pena, ospiti in comunità terapeutiche o istituti di riabilitazione.

Il progetto che vede uniti Maccagno con Pino e Veddasca e Aci prevede la possibilità di eseguire le principali formalità del Pra, come il trasferimento di proprietà con autenticazione della sottoscrizione della dichiarazione di vendita, l’accettazione di eredità, la perdita di possesso, la radiazione per esportazione, o la revoca del fermo amministrativo, senza spostarsi dalla propria abitazione, da parte di quelle persone che si trovano in situazione di grave difficoltà.

Come stabilito tra l’amministrazione comunale e il direttore dell’Aci Varese , sarà sufficiente certificare di trovarsi in una delle condizioni previste dalla convenzione, per attivare il servizio. Contattando l’unità territoriale Aci di Varese per telefono e indicando la data e l’orario, oltre ovviamente alla targa del proprio autoveicolo e alla tipologia di pratica, scatterà l’intervento.

È possibile comunicare con gli uffici anche per via telematica, inoltrando una mail; il personale Aci di Varese si metterà in comunicazione con l’utente per concordare tempi e modalità del servizio. Il costo sarà solo quello amministrativo che si avrebbe presentandosi allo sportello; l’accordo avrà durata fino al 31 dicembre del 2020.

«Sono profondamente grato all’Aci – commenta il sindaco – in un momento storico in cui il cittadino teme che l’amministrazione pubblica sia un nemico che cerca sempre di vessarlo, questa convenzione va esattamente in direzione opposta. L’utente, proprio nei momenti di maggiore difficoltà, deve sentire vicine le amministrazioni».