AlpTransit stavolta si ferma a Laveno. Sindaci riuniti per un fronte comune

Incontro preliminare in vista del tavolo con prefetto, Rfi e vigili del fuoco

Incontro tra istituzioni sulla sempre più delicata questione della sicurezza della nuova ferrovia AlpTransit il prossimo 21 aprile; data che sarà anticipata da un incontro preliminare preparatorio tra i sindaci interessati dal problema il 7 aprile a Laveno Mombello. Il prefetto di Varese accogliendo la richiesta del primo cittadino di Luino e di quello di Laveno ha convocato un incontro interistituzionale il 21 aprile con all’ordine del giorno la sicurezza della linea ferroviaria Zenna – Luino – Sesto Calende – Gallarate, con la presenza dei Comuni interessati, di Rfi e dei vigili del fuoco.

«Il prefetto Zanzi dimostrando massima attenzione per la sicurezza del territorio e dei suoi cittadini non solo ha convocato la riunione ma si è già adoperato affinché nell’incontro programmato vengano fornite ai sindaci risposte concrete sul tema dei controlli sulle merci pericolose, sull’efficienza del materiale rotabile, sulle procedure di valutazione di impatto ambientale e di compatibilità paesaggistica delle opere» afferma Pellicini, il quale alcuni giorni fa aveva inviato al ministro dei Trasporti una lettera nella quale chiedeva se fossero state espletate le procedure di Via, la valutazione di impatto ambientale e chieste le autorizzazioni paesaggistiche del progetto.

«Non è possibile che un normale cittadino per aprire una finestra o tagliare un albero pericoloso debba domandare mille permessi e le Ferrovie possano fare ciò che vogliono senza alcun controllo e verifica preventiva» prosegue il sindaco di Luino, che sottolinea l’importanza della presenza dei vigili del fuoco al tavolo del 21 aprile. «Ci devono essere fornite risposte adeguate anche in tema di impatto idrogeologico» conclude Pellicini.

I Comuni di Ispra e di Laveno hanno appena approvato le convenzioni AlpTransit, ma «la strada è ancora lunga e va affrontata in maniera condivisa» come sottolinea il vicepresidente della Provincia , il quale afferma che «ora si devono concretizzare i progetti individuati come prioritari e già finanziati e iniziare a ragionare su tutte le altre problematiche e progettualità contenute in un dossier preparato dalla Provincia e condiviso con i sindaci».

Villa Recalcati si appella alla Regione; «lavorare in rete è il metodo migliore per arrivare a risultati concreti, noi come Provincia siamo pronti a fare la nostra parte» conclude Magrini. Sul tema interviene anche Giuseppe Taldone consigliere di minoranza a Luino e a Villa Recalcati. «Il problema sicurezza necessita di un chiaro e strutturato piano d’intervento che tenga conto dell’aumento del numero di treni e della pericolosità delle merci trasportate – dichiara Taldone – ci vogliono anche garanzie per un potenziamento del traffico passeggeri».