«Anch’io emigro per la miseria. Come facevano i nostri bisnonni»

Besozzo - Giacomo Pedroni, scrittore di 34 anni, ha preso una scelta ormai molto gettonata

– Una scelta di vita difficile, ma purtroppo sempre più comune tra i giovani italiani che non riescono a trovare lavoro nel nostro Paese, anche in una provincia come Varese dove non mancano di certo aziende e imprese. Giacomo Pedroni, 34 anni, di Besozzo, dopo aver svolto alcuni lavori saltuari come panettiere o nella grande distribuzione, scrivendo nel frattempo anche diversi libri, compresi quelli su due sue grandi passioni come il ciclismo e i conigli,

ha scelto di provarci oltreoceano.
«Ho deciso di emigrare negli Stati Uniti, a New York – racconta – ho già il biglietto e partirò il prossimo 18 agosto; mi concederò un mese di “prova”. Ho saputo da un’amica che è emigrata lì molti anni fa che negli Usa ci sono molte possibilità di lavoro». Pedroni ha deciso di salutare tutti i suoi amici scrivendo un post sul suo profilo Facebook, una canale molto utilizzato dallo scrittore besozzese per comunicare con amici, conoscenti e lettori, con i quali ha voluto condividere, anche in questa circostanza, tutte le ragioni della sua scelta.
«Me la sono sempre cavata bene con le parole, ma stavolta è difficile anche per me – premette – purtroppo, nonostante la mia età avanzata non sono ancora un uomo indipendente; la perdurante crisi economica e lavorativa che ha colpito l’Italia da quasi dieci anni, unita ad alcune mie scelte sbagliate, mi fanno essere ancora un “bamboccione” e per giunta scoraggiato».
Un’analisi molto lucida che potrebbe essere condivisa anche da chissà quanto altri trentenni italiani che non riescono a trovare un’occupazione stabile e di conseguenza un’indipendenza economica.
«Come sappiamo a tutto c’è una soluzione – prosegue Pedroni – anche se per mali estremi ci vogliono estremi rimedi, come recita un vecchio adagio. Ed è proprio un estremo rimedio quello che ho deciso di adottare, lo stesso utilizzato da tante persone in questo periodo, una soluzione a cui ricorrevano i nostri bisnonni vittime della miseria».
Da qui, la scelta di imbarcarsi per New York tra una ventina di giorni; una scelta non certo facile, visti i legami con Besozzo e la terra varesotta. «È stata una decisione dolorosa – continua – confesso che mi spaventa essere così distante dall’Italia ma le alternative erano poco percorribili. Non mi voglio arrendere così presto alla crisi, non voglio passare tutta la vita da rassegnato, o peggio, da nullafacente; voglio darmi questa opportunità, ci voglio provare per non avere ulteriori rimpianti». Pedroni affiderà alle cure dei suoi genitori i suoi adorati coniglietti Gigio e Sissi, protagonisti di alcuni suoi libri per bambini. «Chiedo a tutti di rispettare la mia decisione – prosegue – mi auguro che questa mia nuova avventura vada bene e mi dia la possibilità di crearmi finalmente un’indipendenza e magari una famiglia; a tutti i miei amici e le mie amiche va il mio “grazie”». Congelata almeno per il momento, anche l’attività di scrittore; «grazie alla tecnologia potremo continuare a tenerci in contatto» conclude Pedroni su Facebook.