Cittadino tra i cittadini. «Adesso mi lamento io»

Comune 2.0. Il sindaco di Lavena Ponte Tresa posta le foto di rifiuti abbandonati

«A lamentarsi è il sindaco!». Precisamente quello di Lavena Ponte Tresa, Massimo Mastromarino, che ha dato un segnale fortissimo ed estremamente moderno sul fronte del dialogo con i cittadini. E non solo. «A lamentarsi è il sindaco!» è infatti l’incipit di un breve post pubblicato da Mastromarino sulla pagina Facebook “Io Cambio con Mastromarino sindaco”, pagina ufficiale della lista di maggioranza, aperta durante la campagna elettorale e fortemente voluta dal primo cittadino per una comunicazione diretta con i cittadini. «La buona amministrazione – aveva spiegato Mastromarino – deve saper ascoltare le esigenze dei cittadini. Progetti, idee, problematiche, suggerimenti che mirano a rendere Lavena Ponte Tresa un luogo migliore. Oggi i social network ci permettono un dialogo senza filtri con i cittadini, un dialogo diretto che può davvero avvicinare chi amministra alla gente».

La pagina è rimasta aperta anche dopo la vittoria di Mastromarino. «Adesso più che mai – aveva detto il primo cittadino – avere un luogo di comunicazione aperto a tutti, un filo diretto con le istituzioni che devono essere accessibili sempre e sempre più facilmente, è necessario».

E nei primi mesi di governo i lavenesi hanno dimostrato di aver recepito il messaggio. Chiunque su quella pagina, non le opposizioni, non rappresentanti istituzionali, ma i cittadini, qualunque cittadino, nei giorni ha postato segnalazioni di buche nelle strade, erbacce incolte, punti pericolosi della viabilità, mancanza di parcheggi, disservizi, ma anche proposte per iniziative di aggregazione e per rendere più vivo il paese.

Post ai quali l’amministrazione ha puntualmente risposto intervenendo in tempi rapidissimi quando possibile, pianificando interventi a più ampio respiro sulle problematiche più complesse. Mastromarino, però, ha fatto una cosa fantastica dal punto di vista del dialogo: ha notato (e fotografato) rifiuti abbandonati in centro paese. Poi su quella pagina tanto seguita ha postato le foto. Lamentandosi ufficialmente e spiegando: «Trovo davvero incivile abbandonare i rifiuti in questo modo in centro paese… Le immagini non hanno bisogno di commenti»,

ha spiegato. Da cittadino. Si è indignato mostrando le immagini come monito: l’amministrazione lavora, fa il possibile, che i cittadini collaborino. Avremo una comunità migliore. Questo il messaggio. Il post ha scatenato una ridda di commenti indignati. Ha suscitato un dialogo, tra chi chiede multe da 200 euro per coloro che abbandonano i rifiuti, chi accusa i ragazzini. Ma non è questo il punto: Mastromarino ha di fatto eliminato, attraverso la rete, le barriere di comunicazione. Ha fatto il cittadino. E ha parlato con i cittadini. Poi ha fatto rimuovere i rifiuti. Perché è il primo dei cittadini di Lavena Ponte Tresa.