Del Torchio libero. «Il dono più bello»

La svolta - Rilasciato l’ex missionario di Angera rapito in ottobre nelle Filippine. La madre: «Una gioia immensa»

L’ex missionario di Angera rapito a ottobre nelle Filippine, è tornato libero. Lo ha annunciato la Farnesina. L’ambasciata d’Italia a Manila e l’Unità di Crisi della Farnesina, che sono rimaste attive durante tutto lo svolgimento della vicenda, in contatto anche con i familiari del connazionale in Italia, stanno fornendo tutta l’assistenza necessaria nelle fasi successive al rilascio.
La notizia ha raggiunto anche Angera dove i familiari hanno vissuto mesi di angoscia: «Domani – dice la mamma dell’ex missionario, che oggi compirà 93 anni – è il mio compleanno. Mio figlio mi ha fatto il regalo più bello». Il rapimento non era mai stato rivendicato ma gli investigatori avevano puntato subito su Abu Sayyaf, il gruppo terroristico islamista noto per la sua strategia di rapimenti a scopo di estorsione e che ha la roccaforte sull’isola di Sulu ,dove è stato individuato l’ostaggio italiano.

Ex missionario, originario di Angera 57 anni, Del Torchio vive nelle Filippine dal 1988, quando giunse sull’isola di Mindanao nell’ambito di una missione del Pontificio istituto missioni estere. Abbandonata la tunica nel 1996, decise di rimanere sull’isola, avviando un’attività nel settore della ristorazione. Lo scorso ottobre un gruppo armato era entrato nel locale di Del Torchio a Dipolog City, prelevandolo. Avevano estratto i fucili, l’avevano circondato in sette e caricato su un furgone bianco, prima di scappare in direzione di Barangay Miputak,

dove avevano abbandonato il mezzo, fuggendo via mare a bordo di un motoscafo. Il furgone apparteneva ad un filippino di 49 anni residente a Pagadian City. Non è ancora chiaro se il proprietario del furgone sia coinvolto nel rapimento o se sia anche lui una vittima del gruppo armato che, in precedenza, potrebbe avergli rubato il veicolo. Quello che si sa per certo è che le telecamere del ristorante hanno immortalato alcuni combattenti tra cui Saher Muloc, più conosciuto con il suo soprannome: Commander Red Eye. È il leader di una banda criminale che opera nella zona e che, già nel 2014, era stato arrestato.
Nelle ultime ore si erano riaccese le speranze della possibile liberazione dell’ostaggio. Del Torchio si trova attualmente sotto la custodia delle autorità filippine che lo hanno individuato nell’isola di Sulu. Del Torchio è in «precarie condizioni di salute» e per questo è stato portato nel centro traumi dell’esercito filippino. L’ex missionario ha perso molto peso e viene descritto in precarie ma stabili condizioni di salute.

C’è un aspetto che ancora è poco chiaro della vicenda. Per il rilascio dell’ex missionario italiano la famiglia avrebbe pagato un riscatto. A rilevarlo è il sito di informazione filippino Rappler, citando fonti di intelligence e della polizia locale. Le fonti riferiscono che i familiari di Del Torchio avrebbe pagato ai rapitori 30 milioni di peso (570.000 euro).
Il ministro degli Ester ha espresso felicità per la liberazione di Del Torchio dopo sei mesi di sequestro e ha ringraziato le autorità filippine per la loro collaborazione. Ai ringraziamenti si è unito anche il premier, che ha anche sentito la madre dell’ex missionario.