Il nostro cantore. Trent’anni senza Piero Chiara. A spasso tra i suoi luoghi

Il 31 dicembre 1986 lo scrittore si spegneva a 73 anni. Oggi Luino lo ricorderà così. Dal Salone Doganale all’albergo Elvezia passando per il Caffè Clerici: un viaggio magico tra letteratura e realtà

Il 31 dicembre del 1986 moriva a Varese, a 73 anni, Piero Chiara, uno dei più grandi scrittori del ventesimo secolo. Nato a Luino il 23 marzo del 1913, Chiara verrà ricordato oggi, in occasione del trentennale della sua scomparsa, con una manifestazione a lui dedicata nella città affacciata sull’amato lago Maggiore, che lo scrittore descrive nei suoi romanzi.

Ad organizzare l’evento è l’associazione i “Chiarissimi Pierini”, che si è costituita esattamente dieci anni fa, in collaborazione con l’associazione commercianti di Luino e con il settimanale L’Eco del Varesotto. I partecipanti ripercorreranno le vie della città rese celebri dai racconti e dai romanzi dello scrittore che all’anagrafe era stato registrato come Pierino Angelo Carmelo Chiara, detto appunto Piero, ritrovando così nel ricordo, i personaggi che hanno caratterizzato la Luino di una volta.

Il ritrovo è per questa mattina alle 10 al cimitero di Luino di San Pietro in campagna, dove le spoglie dello scrittore riposano, per un omaggio e una breve commemorazione sulla tomba di Chiara. Alle 10.45, un secondo ritrovo è fissato al Salone Doganale della stazione internazionale di Luino in piazza Marconi; da qui, inizierà la passeggiata per le vie di Luino, per una durata di circa due ore. Il percorso effettuato sarà pianeggiante, senza difficoltà e quindi adatto a tutti; la partecipazione è libera. Ogni tappa toccata sarà accompagnata da una storia o da un aneddoto che riguardano ovviamente Piero Chiara.

Proprio nel piazzale della stazione di Luino si terrà la rievocazione degli anni che lo scrittore visse nella sua storica abitazione di Casa Branca. Una sosta verrà effettuata al ristorante albergo Elvezia, di cui Chiara parla diffusamente in uno dei suoi romanzi più famosi come “La spartizione”.

Il “viaggio” proseguirà davanti al cancello dell’edificio che ospitò in passato la casa di appuntamenti della città e quindi davanti alla sede della ex banca popolare di Luino e Varese. Un’altra tappa obbligata sarà quella davanti al balcone di casa Zanella, dove il piccolo Piero Chiara spesso si affacciava per studiare il mondo di fuori che poi da adulto avrebbe raccontato nei suoi libri; per non parlare di un altro luogo fondamentale dell’irrequieta gioventù dello scrittore come lo storico Caffè

Clerici. Il tour sulle tracce del ricordo di Piero Chiara si concluderà inevitabilmente in via Cavallotti, davanti alla casa dove il 23 marzo 1913, lo scrittore luinese vide la luce, come ricorda anche la targa affissa sul muro dell’edificio. Da via Cavallotti a via Manzoni il passo è breve; per chi lo vorrà, è previsto un pranzo conviviale al ristorante “Tre Re”, nel cuore di quella Luino così amata da un figlio tanto illustre, benché la sua famiglia non fosse luinese, in quanto il padre Eugenio era siciliano e si era trasferito a Luino a causa del suo lavoro di doganiere, mentre la mamma Virginia Maffei era piemontese di Comnago e gestiva un negozio di ombrelli con il fratello.