Il “nullatenente” con 300mila euro. Sequestrati dalla Guardia di Finanza a Luino

Avanti e indietro da Messico e Spagna per commerciare droga: applicato il codice antimafia

– Avanti e indietro in Messico ma nullatenente per il fisco: arriva la Finanza.

Scatta il “codice antimafia” a seguito di accertamenti su un soggetto che risultava a zero reddito ma con un alto tenore di vita. Sequestrati oltre 300 mila euro. Sulla carta non possedeva nulla, disoccupato, povero in canna. Peccato viaggiasse tra Messico e Spagna come se nulla fosse. Uno stile di vita incompatibile con chi è in ristrettezze, così la Finanza ha voluto vederci chiaro: le fiamme gialle di Luino ha eseguito così un’ordinanza di sequestro emessa dal Tribunale di Varese, in applicazione del Codice Antimafia. Il provvedimento riguarda disponibilità finanziarie per 363.590 euro, riconducibili ad un soggetto pericoloso residente nel Luinese, dedito in via continuativa alla commissione di numerosi reati relativi al traffico, all’importazione, alla detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle hanno fatto emergere significative sproporzioni tra il valore delle disponibilità finanziarie in capo a tale soggetto e la sua situazione reddituale, circostanza giustificabile solo attraverso la provenienza illecita delle fonti di sostentamento.Dai controlli reddituali effettuati nei confronti della persona, i finanzieri hanno accertato che lo stesso, fatta eccezione per un periodo di lavoro part-time effettuato nel 2012 ed alcune somme percepite per lavori effettuati durante la permanenza, in qualità di detenuto, presso Case Circondariali, non ha mai dichiarato alcun reddito. Il soggetto risultava avere sempre disponibilità di ingenti somme di denaro subito reintegrate dopo i sequestri ed era solito effettuare viaggi all’estero, in particolare in Messico ed in Spagna.

Al termine degli accertamenti patrimoniali eseguiti, i militari della Compagnia di Luino hanno inviato alla Procura della Repubblica di Varese la proposta di sequestro di beni, attesa la sproporzione tra la situazione reddituale ed il tenore di vita.

Il giudice presso il Tribunale, accogliendo la proposta avanzata dalle Fiamme Gialle, ha disposto il sequestro dei beni ai sensi della normativa antimafia ritenendo che gli stessi siano il frutto o il reimpiego di attività illecite.