In frontiera con l’eroina: è iraniano

Arrestato 38enne dalle Fiamme Gialle mentre attraversa il confine a piedi con 135 grammi di droga. L’uomo, senza documenti di riconoscimento, trasportava anche marijuana e tremila franchi svizzeri

– Clandestino e carico di droga tenta di attraversare il confine a piedi lungo il ponte sul Tresa: iraniano di 38 anni arrestato dai militari della guardia di finanza di Luino. Addosso aveva marijuana, ma soprattutto eroina, oppiaceo che, dopo il calo registrato negli anni 90, sta tornando piuttosto in auge sul mercato dello spaccio sia locale che nazionale.

I militari delle fiamme gialle e i funzionari dell’agenzia delle dogane hanno immediatamente notato l’uomo che tentava di entrare in Italia camuffandosi tra i numerosi pedoni che facevano la spola tra le due sponde del fiume Tresa attraverso il ponte di confine. L’uomo era parso infatti palesemente nervoso e questo atteggiamento non è sfuggito agli occhi esperti dei finanzieri. L’iraniano è stato fermato per essere sottoposto a tutti i controlli di rito. E lì non ha retto alla pressione.

Inizialmente ha cercato di mantenere la calma, poi si è arreso e ha consegnato spontaneamente ciò che di lì a poco la perquisizione avrebbe comunque rivelato e che era poi l’oggetto della sua ansia. Dalle tasche dell’uomo sono saltati fuori 3mila franchi svizzeri, circa tre grammi di marijuana e, nascosti in un sacchetto di plastica, quasi 135 grammi di eroina di tipo “brown sugar”, uno dei derivati oppiacei più redditizi sul mercato degli stupefacenti ma, certamente, uno dei più pericolosi, a causa del principale metodo di consumo che prevede l’iniezione endovena. Non solo, l’iraniano era sprovvisto di documenti: sono in corso accertamenti per arrivare ad accertare con esattezza l’identità dell’uomo. Al termine dei controlli effettuati l’uomo è stato arrestato, in flagranza, per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e contestualmente è stato denunciato per il reato di ingresso o soggiorno illegale nel territorio della Stato.

Il 38enne iraniano è stato quindi portato alla casa circondariale “Miogni” di Varese, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ora gli inquirenti lavorano con lo scopo di ricostruire il “viaggio” che l’iraniano avrebbe dovuto compiere. A chi doveva consegnare la droga? E da dove venivano quei soldi? La droga era destinata al mercato varesino? L’eroina, come anticipato, sta purtroppo tornando in auge tra i consumatori abituali di sostanze stupefacenti. In molti casi viene fumata e utilizzata come “calmante” da chi fa uso di cocaina quale “sostanza” primaria. In questo senso l’arresto potrebbe portare a degli sviluppi ancora più ampi sul fronte del traffico internazionale di droga. L’attività delle fiamme gialle, in sinergia con l’agenzia delle dogane, si inserisce nell’ambito della più generale intensificazione delle attività di controllo volte al contrasto dell’immigrazione clandestina nonché del traffico di sostanze stupefacenti presso i valichi di confine con la Svizzera.