Maxi furto in boutique, via 80 pellicce. Il bottino vale un tesoro: 150mila euro

Svaligiata “Nuova Varese Pellicce” a Cunardo. Hanno scelto i capi più pregiati. Ingresso sfondato con un’auto. I titolari: «Grave danno, ma noi andiamo avanti»

– Furto da “Nuova Varese Pellicce”. I ladri fuggono con capi per un ammontare di oltre 150 mila euro. È accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì nella nota attività di via Baraggia a Cunardo. «Ad agire sono stati dei professionisti – spiega uno dei soci dell’attività – hanno sfondato con un’auto l’ingresso principale del negozio e hanno agito in pochi minuti».

Il sistema di allarme è entrato in funzione. «Non l’hanno disattivato – spiega uno dei titolati – ma hanno fatto tutto in una manciata di minuti. Sono stati rapidissimi e hanno scelto i capi di maggior pregio. Hanno rubato tra i 70 e gli 80 capi, stiamo ancora facendo l’inventario di ciò che manca». Ladri con un occhio estremamente allenato: hanno prelevato capi realizzati in cincillà, visone e zibellino, le pelli più pregiate in circolazione. Quelle che hanno un maggior valore sul mercato. Sul furto indagano i carabinieri della stazione di Marchirolo e del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Luino. Potrebbe trattarsi di un furto su commissione. «Non posso confermarlo perché non lo so – spiega uno dei soci – certo, ripeto, sapevano perfettamente cosa portare via».

Professionisti, insomma, che potrebbero anche aver visitato lo showroom dell’attività fingendosi clienti per poter stabilire un dettagliato piano di azione prima di agire. Del resto se il furto si è consumato in pochi minuti, visto l’entrata in funzione del sistema d’allarme, è plausibile ipotizzare che i ladri sapessero come muoversi. «È la prima volta che ci capita una cosa del genere», dicono dal negozio. Nuova Varese Pellicce è una realtà nota oltre che per la qualità

dei prodotti anche per una bella storia imprenditoriale. Cinque anni fa la ditta era in difficoltà. Alcuni dipendenti la rilevarono rilanciandola e oggi è una delle realtà più floride del territorio.
I militari indagano a 360 gradi. Sono stati eseguiti tutti i rilievi scientifici a caccia di impronte o tracce biologiche che possano condurre ai responsabili. Si cercano telecamere in zona per verificare l’esistenza di filmati utili alle indagini. Si lavora anche per identificare a chi il carico potrebbe essere consegnato. I ladri hanno agito con la certezza di poter immediatamente ricettare le pellicce. L’ipotesi di un furto su commissione parte da qui: un furto simile presuppone che i ladri abbiano già individuato dei compratori. Difficile, infatti, che professionisti del genere cerchino di rivendere il bottino su internet con il rischio di essere identificati. «Ciò che voglio precisare – conclude il titolare – è che, nonostante il danno che non nego essere importante, noi andiamo avanti. L’attività non si è fermata nemmeno per un minuto».