«Patrimonio del territorio. Deve essere salvaguardato»

Il sindaco Pellicini e il suo vice Casali esprimono la loro vicinanza ai lavoratori e al patron della Imf

Il fallimento e la conseguente chiusura dell’azienda Imf di Creva a Luino preoccupa fortemente non solo il territorio luinese, ma anche tutto il sistema economico dell’Alto Varesotto. Martedì sera, tutto il consiglio comunale di Luino ha espresso solidarietà nei confronti dei lavoratori dell’azienda metalmeccanica e anche del titolare della Imf Gabriele Galante, che ha fatto di tutto per salvare la sua azienda e i posti di lavoro. «Quella del fallimento della Imf è una vicenda che provoca una ferita terribile a Luino e a tutto il territorio;

sono personalmente addolorato e vicino ai lavoratori, perché si tratta di un’azienda che è sempre stata un modello e un esempio in tutta la provincia di Varese» commenta il sindaco di Luino Andrea Pellicini, che ha sentito al telefono Galante. «Gli sono vicino perché è un uomo dalla grande dignità – prosegue il primo cittadino – appare incredibile che una realtà di questo tipo finisca a causa, almeno in parte, di problemi sui mercati internazionali». La triste vicenda della Imf ha tante particolarità, per non dire unicità; dal rapporto stretto, di affetto e di fiducia, tra il proprietario e i suoi dipendenti, che non è mai venuto meno, nemmeno in questo ore, ai motivi che hanno portato al fallimento, ovvero le sanzioni internazionali alla Russia che hanno bloccato tre commesse. Una beffa per un’azienda che ha sempre fatto della sua presenza sui mercati esteri un motivo di vanto. Che fare ora per sostenere i lavoratori e le loro famiglie in difficoltà? «Come Comune abbiamo già attivato i nostri servizi sociali – spiega Pellicini – abbiamo coinvolto Provincia e Regione per ragionare insieme su politiche attive del lavoro da mettere in campo». Che ne sarà della Imf? Qualche investitore si farà avanti adesso?

«Sono domande a cui non sono in grado rispondere ma a Luino e sul nostro territorio si può continuare a fare industria» conclude il sindaco. Martedì ci sarà un incontro tra Comune, proprietà, lavoratori e il consigliere regionale varesino Emanuele Monti (Lega Nord), che fa parte della commissione Attività Produttive del Pirellone, per fare il punto della situazione. «Ho sentito telefonicamente Galante che era provato e commosso – afferma il vicesindaco Alessandro Casali – il ruolo della Regione è molto importante; il fattore tempo è decisivo per cercare di trovare una soluzione. L’Imf è un patrimonio di tutto il territorio che va salvaguardato». Sia per i prodotti realizzati sia per l’elevata professionalità di chi ci lavora.

«L’incontro di martedì servirà per avere un quadro preciso della situazione e di conseguenza per vedere quali azioni mettere in campo» commenta Monti, il quale non esclude l’audizione dei lavoratori e dei rappresentanti della Imf alla commissione regionale Attività Produttive. «Le sanzioni internazionali alla Russia, accettate supinamente dal governo Renzi, hanno avuto conseguenze terribili per l’economia lombarda che ha perso 4 miliardi di euro di export» conclude il consigliere regionale.