Tutti sognano il ponte. Ma il sindaco lo boccia

No al collegamento con Castelletto: «I soldi dei cittadini servono per ben altre priorità»

Castelsesto: la città del futuro, con un ponte pedonale sul Ticino che colleghi i due centri di Sesto Calende e Castelletto Ticino. Il sogno c’è, ma a quanto pare è destinato a restare tale.

L’idea è dell’architetto , professionista noto in città che ha il proprio studio in via Roma. È lui stesso ad illustrare il progetto di cui tanto si parla. «L’idea è annosa. Il mio primo progetto in merito risale al 1977: si trattava di un ponte pedonale attrezzato per i mercatini, sul modello del Ponte Vecchio di Firenze. Lo presentai al sindaco , che lo apprezzò. Ma i tempi non erano maturi e non c’erano soldi».

Oggi questa vecchia idea è tornata in auge, rilanciata dal gruppo di commercianti sestesi di ILoveSestoCalende. «Dapprima abbiamo svolto un lavoro di documentazione, confrontando diverse soluzioni adottate anche in città estere – spiega il professionista – Poi abbiamo messo a punto l’idea, che si basa sullo studio dei gonfaloni civici delle due città che si affacciano sul Ticino: il grifone ad ali spiegate presente nel gonfalone di Castelletto e il compasso raffigurato in quello di Sesto. Dall’unione dei due simboli è nata la connotazione del ponte, che abbiamo voluto chiamare Ali di Cigno per la caratteristica forma a V».

Il progetto dello Studio Daverio consegnato alle amministrazioni comunali delle due cittadine, presenta un ponte largo 5-6 metri e lungo 280, leggermente in salita verso la sponda piemontese, essendoci un dislivello di 1,80 metri.

«Il ponte nel rendering ha attualmente una altezza di 4,5 metri sullo zero idrometrico ma potrebbe essere alzato di 1,80-2 metri con martinetti idraulici per favorire il passaggio delle imbarcazioni più grandi. Altra soluzione potrebbe essere la rotazione dei due tronconi parallelamente alla riva e in favore di corrente».

La realizzazione del manufatto è prevista con piloni di calcestruzzo alluminoso, dove all’interno saranno allocati i martinetti idraulici, struttura in acciaio, legno per il piano di calpestio. «L’impatto ambientale non sarà eccessivo – prosegue l’architetto – perché la struttura con le sue ali a sostegno dei tiranti tende a confondersi col paesaggio circostante».

Il progetto sta suscitando molte reazioni in città. I commercianti vedono l’idea come un’opportunità per acquisire anche clienti della sponda piemontese e ne scorgono la valenza turistica. Il sindaco di Castelletto Ticino è favorevole al progetto. In compenso, però, il sindaco di Sesto Calende non ha alcuna intenzione di approvare il progetto, il cui costo stimato è fra il milione e mezzo e i due milioni di euro: «Fino a quando sarò sindaco, i soldi dei sestesi andranno in progetti più indispensabili per i cittadini. L’idea potrebbe anche essere interessante ma il progetto dell’architetto è davvero orrendo» commenta senza mezzi termini dalla sua pagina Fb.

Le attenzioni dell’amministrazione comunale al momento sono tutte concentrate sul progetto della Nuova Marna e sull’ammodernamento del sistema idrico e fognario: «Magari il ponte lo realizzeranno i futuri sindaci. Il progetto che è stato presentato è per me irricevibile, troppo duro e troppo pesante il disegno di quella struttura».