Fatevi una risata. E votate la migliore

Il teatro Ucc di Varese propone per questa sera Derby Cabaret con l’arbitro Mario Luzzatto Fegiz. La musica di Ugo Conti e l’ironia di Marco Balestri scandiranno le esibizioni dei comici. Poi, il brindisi

– Sfida di risate all’Ucc per Derby Cabaret. Questa sera, dalle 22, Mario Luzzato Fegiz arbitra la comicità di Capodanno al teatro di Varese con l’accompagnamento la band di Ugo Conti.
I comici si sfidano a suon di battute e a scegliere il vincitore è il pubblico, guidato dal critico musicale. A presentare lo show sono il conduttore Marco Balestri e l’attore Maurizio Colombi, interprete di Caveman, ma anche regista, attualmente impegnato nelle prove del musical “Vorrei la pelle nera – Una favola Soul” con Luca Jurman.
Derby di nome e di fatto: ovvero un match di sketch e gag, ma soprattutto un sinonimo di fucina di comici e cantanti.

Al teatro di piazza Repubblica, sono protagonisti, in particolare, gli stessi Maurizio Colombi e Marco Balestri, Gigi Rock con le sue stralunate canzoni e Brusketta che racconterà come «sono cambiate le cose alle poste». E poi ancora Roberto De Marchi, considerato uno dei maggiori esponenti della comicità surreal-demenziale, il celeberrimo “sosia di George Clooney” Omar Pirovano, le freddure di Giovanni Dangella e il comico bolognese Davide Del Fiume, che si divide tra fiction, Zelig e cinema.
La “Ugo Band” è pronta invece, a far cantare e ballare tutto il pubblico. Con Alberto Schiro alla chitarra, Alex Procacci alle tastiere, Angelo Di Terlizzi al basso, Americo Costantino alla batteria, l’attore interpreterà il suo repertorio di cover rock italiane, indossando i panni del cantante, ma non è una novità.
«Faccio spesso serate con la band – spiega Conti – A Varese portiamo la musica dal vivo che si alterna agli sketch dei comici. Una formula molto semplice e divertente che mescola note e cabaret». La “Ugo Band” ha un repertorio di internazionale interpretato dal cantante del gruppo che precede quello italiano anni ’60, ’70 e ’80, interpretato da Conti.
«Sono brani tutti riarrangiati in chiave rock. Non sono nè Frank Sinatra, nè Gino Paoli, ma canto discretamente e interagisco con il pubblico, perchè mi piace far divertire, cantare e ballare».
Ma come si arriva a cantare dopo un Oscar con “Mediterraneo”, e tante pellicole e fiction?

«Mi è sempre piaciuto. Racconto spesso che da ragazzino ho iniziato a suonare la chitarra a dieci anni e ho smesso a 11. A parte gli scherzi, negli anni ’80 capitava spesso che con Umberto Smaila o Paki dei Nuovi Angeli ci si divertisse imbracciando una chitarra o sedendosi al pianoforte per cantare brani intramontabili, dai Beatles a Baglioni, da Battisti a Vasco Rossi. Canzoni che oggi sono adatte per i settantenni, ma anche per i diciottenni. Poi, col tempo, è capitato che un hobby diventasse un mestiere».
Il cavallo di battaglia di Ugo è uno struggente pezzo di Lucio Battisti.
«È “La compagnia” che faccio in una versione un po’ più rockettara, simile all’interpretazione di Vasco. Ho appena finito di provare “Cambiamenti” sempre di Vasco e poi visto che sto preparando il musical con Luca Jurman, c’è anche la canzone di Nino Ferrer».
Se non lavorasse a Capodanno, Ugo starebbe a casa con qualche amico. «Mi fa piacere, invece, passare l’ultimo dell’anno in teatro. Per me è una novità farlo cantando e sono contento».
Per il veglione al teatro, dalle 21 in biglietteria, sono ancora disponibili gli ingressi di platea a 60 euro e di galleria a 50. Per info: www.teatrodivarese.org.