Torna a Varese “Il capitale umano” e nell’aria c’è profumo di Oscar. Stasera, alle 21.15, per la rassegna Esterno Notte, ai Giardini Estensi sarà proiettato il social-thriller che racconta la borghesia in salsa Virzì.
In questi mesi ha fatto tanto parlare di sé, perché il film dipinge un ritratto acuto e pungente del nostro tempo, raccontando luci e ombre di una provincia del Nord Italia. E a Varese ha avuto un’accoglienza particolarmente incuriosita, poiché parte delle scene sono state girate proprio nella città giardino.
Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, Luigi Lo Cascio sono gli straordinari protagonisti di questa vicenda che inizia la notte della vigilia di Natale, sulla provinciale di una città brianzola, quando un ciclista viene investito da un Suv. L’incidente catapulta lo spettatore nelle vicende di due famiglie – diverse per cultura, valori ed estrazione sociale – destinate a incrociare la loro sorte e a non essere più le stesse.
Vinta la scommessa di trasportare nel “freddo” Nord d’Italia, il racconto dello scrittore americano Stephen Amidon, il regista livornese e i suoi attori hanno fatto incetta di premi. A meno di un anno dall’uscita, infatti, “Il capitale umano” ha incassato 21 trofei, tra cui 7 David di Donatello, 7 Nastri d’Argento, il Golden Globe e il Tribeca alla miglior attrice a Valeria Bruni Tedeschi.
In più ha incassato 6 milioni e mezzo di euro nelle sale ed è stato venduto in 35 Paesi. Sono passi importanti che candidano naturalmente la pellicola a rappresentare l’Italia alla nomination per il miglior film straniero agli Oscar. È lecito sognare, perciò, un percorso simile a quello de “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino e sperare in una statuetta bis per il 2015.
Se il sogno continuerà, però, si saprà solo a fine settembre, quando dovrebbe giungere la candidatura italiana, designata dalla commissione di selezione istituita dall’Anica su invito dell’Academy.
L’american dream per Virzì non finisce qui: proprio il successo del suo ultimo lungometraggio gli ha aperto la strada per Hollywood. Fioccano, per il regista che esordì vent’anni fa con “La bella vita”, proposte di tutti i tipi dagli States. Tra i copioni più inaspettati ci sono quelli di film d’azione ad alto budget.
Se dovesse avere il coraggio d’accettare, potrebbe finire col filmare la prossima avventura degli X Men, di Wonder Woman o di Capitan America. È un trend che ultimamente ha preso piede oltreoceano: offrire un blockbuster a registi di cinema d’autore. Virzì non sarebbe una novità, prima di lui sono già stati “reclutati” Sam Mendes per 007 o Ang Lee per Hulk.
© riproduzione riservata













