“Rocky Horror Show” va in scena a Varese con Live Theatre. Stasera, alle 21, dal pianeta Transexual, nella galassia di Transylvania, approda all’Ucc Teatro di piazza della Repubblica l’opera rock più trasgressiva di sempre.
Da “The Time Warp” a “Superheroes” risuoneranno le note della rivisitazione “en travesti” e in chiave moderna del mito di Frankenstein.
I personaggi sono vere e proprie icone. A partire dai due ingenui fidanzati, Brad e Janet, che incontrano i bizzarri abitanti di un castello: il depresso maggiordomo Riff Raff, le due domestiche Magenta e Columbia, un gruppo di svitati canterini, il padrone di casa amante di giarrettiere professor Frank-N-Furter e Rocky, creatura tutta fisico e poco cervello che ha creato lo scienziato.
«Lo spettacolo è nato tre anni fa, con lo scopo di riportare in scena il testo originale degli anni ‘70 – racconta il regista Lorenzo Fusoni, che è anche uno dei protagonisti – Ci sono più canzoni, rispetto alla trasposizione cinematografica, e il copione più esteso permette di approfondire le dinamiche e le caratteristiche di alcuni personaggi».
I brani sono in lingua originale, è stata tradotta la parte recitata «per permettere una maggiore comprensione per il pubblico».
Sono passati più di 40 anni dal debutto del musical partorito dalla fantasia dello sconosciuto attore teatrale inglese Richard O’Brien. «È diventato un fenomeno: indefinibile come tutto ciò che è cult. Oltre a essere il musical rock per eccellenza, è una miscela potentissima che va a elaborare ed evolvere il gusto per il cinema fantascientifico, l’horror e il rock’n’ roll».
Ai tempi dell’uscita venne messo all’indice, per la sua carica dissacratoria. «In realtà la frase “non sognatelo, ma siatelo” non era un invito o una minaccia, e neppure va strumentalizzato come invito alla liberalizzazione sessuale: è qualcosa di superiore, prettamente legato all’estetica».
Ad amare il “Rocky Horror” sono «tre generazioni dai giovani agli adulti, che hanno avuto fortuna di amarlo negli anni dell’uscita».
In scena saliranno 11 attori, 5 ballerini e un’orchestra di 7 elementi: 5 musicisti e due coriste. «Come compagnia, infatti, abbiamo la prerogativa di portare la musica dal vivo, con un’attenzione assoluta alla sfera canora e all’interpretazione dei personaggi».
Peculiarità dello spettacolo è la partecipazione del pubblico, che rende ogni rappresentazione o proiezione unica e diversa. Dopo l’uscita del film, accadeva in tutti i cinema: il pubblico era composto sempre dalle stesse persone, che tornavano ripetutamente a vedere lo spettacolo cantando e ballando nei corridoi.
A Varese sarà il cast a trascinare i presenti, così come vuole la regia. «Forniamo dei kit che contengono il necessario per un ruolo attivo: dal giornale per ripararsi dalla pioggia che usano Janet e Brad, fino alle trombette per festeggiare. Gli spettatori sono chiamati a partecipare quando vengono citati personaggi e situazioni. Capita persino di interromperci, se non seguono le direttive».













