Al Banco dei Pegni di Varese la crisi vale 2,8 milioni

La crisi riporta in auge i pegni. Anzi, è una forma di finanziamento che non è mai passata di moda.

Varese è tra le piazze lombarde più attive su questo fronte: al 30 aprile di quest’anno alla Banca Popolare Commercio e Industria, del gruppo Ubi Banca, risultavano 3.594 pegni in essere per un totale di oltre due milioni e 800mila euro erogati dallo sportello di Varese, uno degli otto presenti in Lombardia.

Il trend negli ultimi tre anni è stabile, dopo che la vera impennata si è registrata nel 2009, l’annus horribilis della crisi economica, quando il numero complessivo delle polizze su pegno attive è passato da circa 31mila e 800 ad oltre 34mila, sui nove sportelli (otto in Lombardia e uno a Roma) dell’istituto che fa parte dello stesso gruppo bancario dell’ex Credito Varesino.

Quello che è cresciuto, di molto, è invece l’ammontare complessivo delle somme erogate: da 23,2 milioni a fine 2008 ad oltre 33 milioni al 31 dicembre dello scorso anno.

I dati più aggiornati sono quelli registrati al 30 aprile 2014: su 32,5 milioni di prestiti su pegno complessivi, due milioni e 845mila euro sono stati distribuiti a Varese. È la quarta città, dopo Milano, Brescia e Monza, davanti a Como e Bergamo, dove i pegni valgono circa un milione in meno.

Come numero di polizze, a Varese al 30 aprile scorso erano attivi 3.594 pegni, più del 10% del totale della Banca, con Milano che ovviamente fa la parte del leone con oltre 13mila pegni. Il valore medio delle somme richieste a Varese però è più basso della media: se da noi il pegno medio è di 791 euro, il dato complessivo è di 946 euro.

Come detto, negli ultimi tre anni il trend si è stabilizzato, a Varese come sull’intero complesso degli sportelli Bpci: al 31 dicembre 2012, a Varese erano attive 3.528 polizze per una giacenza di pegno di due milioni e 772mila euro. Il banco dei pegni della Popolare Commercio e Industria è uno dei pochissimi rimasti in provincia di Varese. Con l’ondata di fusioni e riorganizzazioni degli istituti bancari, dagli anni ’90 in poi, sono poche le banche che hanno mantenuto questa antica forma di credito.

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