Carte clonate, in provincia è boom

Periodo nero per bancomat e carte di credito: negli ultimi dieci giorni in tutta la provincia di Varese è boom di denunce per clonazione. Il fenomeno delle «frodi creditizie» ha molteplici volti: dai furti di codici, di identità reali e virtuali. Tutto finalizzato ad ottenere credito o acquisire beni, con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene.

Le forze dell’ordine in questi giorni sono, infatti, alle prese con numerose denunce da parte di cittadini che si sono ritrovati prelievi dal proprio conto corrente non autorizzati. Gli utilizzi fraudolenti delle carte clonate avvengono sia tramite sportelli Atm (Automated Teller Machine), sia attraverso operazioni commerciali via internet (e-commerce), sia con acquisti all’interno dei negozi. Ma anche attraverso l’uso di mail “trabocchetto” e altri accorgimenti informatici i truffatori riescono a impossessarsi delle credenziali di numerose carte di credito.

Dai primi dati emerge un aumento dei casi di frode tra le donne, concentrati in particolare nelle fasce di importo più basse e nella classe di età compresa tra 18 e 30 anni, seguono quelle tra 31 e 40 anni e le signore tra 41 e 50 anni, con il 20,5%.

Ma il dato allarmante è quello che riguarda la media nazionale relativa alle tempistiche di scoperta della frode: in Italia circa un caso su due viene scoperto dopo più di un anno, ma continuano ad aumentare le frodi scoperte addirittura dopo oltre cinque anni. Insomma, i truffatori si sono fatti più scaltri. In testa agli acquisti fatti a seguito della frode ci sono gli articoli di elettronica-informatica-telefonia. Le forze dell’ordine chiedono massima attenzione, soprattutto nel momento del prelievo di contanti a uno sportello bancomat. Al momento dell’operazione, prima di inserire la carta, controllare che non ci siano segni di manomissione o anomalie, come la tastiera coperta da un secondo strato, di plastica o di metallo. Se si ha qualche dubbio, meglio cercare un altro sportello e segnalare la presunta anomalia alla banca. Quando si digita il pin, inoltre, coprire sempre i nostri movimenti con l’altra mano.

Controllate ogni mese l’estratto conto poiché è l’unico modo per accorgersi di eventuali spese mai effettuate. E se arriva un estratto conto con addebiti impropri è bene sporgere denuncia alle Forze dell’ordine, disconoscendo le spese addebitate per eventuali rimborsi dalla propria banca.

Nel caso di acquisti sul web, verificare che la pagina del sito sia sicura (contrassegnata cioè da un lucchetto posto sulla parte inferiore dello schermo). Se arrivano messaggi di posta elettronica nelle quali si chiedono dati sensibili relativi alla vostra carta di credito o al conto corrente, non rispondere a nessuna richiesta ed avvertite la banca o le forze dell’ordine avendo però l’accortezza di non cancellare l’e-mail.

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