Cazzago, un altro serpente E in paese scoppia il panico

È stato sufficiente che un piccolo rettile vagasse per il paese per scatenare il panico tra gli abitanti di Cazzago, comunità nella quale è scoppiata una buona dose di erpetofobia dopo che domenica pomeriggio un ragazzo di 16 anni è stato morso da una vipera.

Un sentimento comprensibile che ieri ha avuto il suo culmine poco dopo in mezzogiorno in via Orrigoni, la strada che dal centro abitato porta verso le Ghiacciaie e il lago.

Un serpente, ma sono in corso gli accertamenti necessari per stabilire di che specie di rettile si tratta, che ha scatenato il caos tanto che nel giro di pochi istanti lungo la strada si è formato un corposo capannello di persone. Tutti attratti e spaventati dalla presenza del rettile che si era nascosto sotto una crepa lungo la via. A un certo punto, strisciando, forse anche spaventato, ha assunto un atteggiamento minaccioso.

«Via via – urla una donna – è una vipera, non fatevi mordere. Ma è viva? State lontani, o mamma». In pochi istanti quasi una decina di persone si è radunata attorno al serpente che è stato catturato e consegnato alla polizia locale che nel frattempo, allertata, ha raggiunto via Orrigoni. L’agente ha recuperato il rettile che nei prossimi giorni verrà fatto analizzare dai laboratori dell’Asl in modo da capire se si tratta di un serpente velenoso o se, invece, era un animale innocuo.

Ma tra i passanti non c’è dubbio: «È chiaro – ripetono alcune signore – che si tratta di una vipera, ha la testa triangolare, è piccola perché probabilmente è molto giovane. Forse c’è un nido in questa zona». Per avere conferma del fatto che si tratti di un serpente velenoso basterà avere pazienza per qualche altro giorno.

I rettili schiacciati in via Orrigoni, come hanno segnalato i cittadini di Cazzago, come quello catturato ieri intorno all’ora di pranzo potrebbero essere animali innocui ma è chiaro che dopo l’incidente di domenica pomeriggio anche una biscia, agli occhi di persone non esperte, rischia di trasformarsi in qualcosa di più pericoloso.

Sullo sfondo ci sono, infatti, i fatti di domenica. Il ragazzino di sedici anni, morso dal serpente nella zona dell’oratorio, è stato sottoposto alle cure mediche necessarie per curare una ferita tossica. Come hanno raccontato i familiari, il ragazzino era bianco e frastornato. Aveva iniziato ad accusare anche problemi a un braccio e a una gamba. È rimasto tutta la notte ricoverato in ospedale e solo la mattina dopo lo hanno dimesso. «Gli hanno fatto le flebo – racconta la nonna – ora sta meglio».

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